Estratto dell’articolo di Vera Mantengoli per il “Corriere della Sera”
alex marangon
Omicidio, incidente o suicidio? A oggi c’è solo un punto fermo sull’intricato caso di Alex Marangon, morto a fine giugno durante un ritiro di sciamanesimo tradizionale amazzonico in circostanze ancora da chiarire a Vidor (Treviso). I primi risultati degli esami tossicologici confermano che il giovane di 25 anni prima di morire ha assunto l’ayahuasca, un decotto a base di piante contenenti sostanze psicotrope, illegale in Italia dal 2022.
Jhonni Benavides e Sebastian Castillos
Le analisi del laboratorio di Trieste, condotte da Riccardo Addobbati, non sono finite perché si vuole chiarire cosa sia stato assunto nei due giorni di Sol de Putumayo, il ritiro promosso dai musicisti Andrea Zuin e Tatiana Marchetto lo scorso 28 e 29 giugno all’abbazia di Santa Bona. Era prevista la presenza di due sciamani colombiani, Jhonni Benavides e Sebastian Castillos, e costava 400 euro. Se la famiglia ha sempre sostenuto di sapere tramite il figlio che era prevista l’assunzione di ayahuasca, gli organizzatori, i proprietari dell’abbazia Giulio e Alexandra Da Sacco e gli sciamani invitati, lo hanno sempre negato,
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I GENITORI DI ALEX MARANGON
La notte del 29 giugno però qualcosa è andato storto. Il giovane misteriosamente scompare. Verrà ritrovato morto il 2 luglio su un isolotto del Piave, a quattro chilometri dall’abbazia. Inizialmente si pensa al suicidio, ma la famiglia nega in modo assoluto che Alex stesse male. Poi a un volo accidentale, ma i sopralluoghi non trovano nessun segno di rami spezzati. Infine, arriva l’esito dell’autopsia del 5 luglio: Alex ha il cranio fracassato e altre ferite che sembrano incompatibili con una caduta.
L’ipotesi che si fa avanti è che sia stato ammazzato, ma come? Il pm Giovanni Valmassoi apre un fascicolo per omicidio. I problemi, sollevati dalla famiglia, sono tanti: i due sciamani sono introvabili, la chat del ritiro viene cancellata e nulla è messo sotto sequestro
alex marangon
[…]la serata di sabato trascorre tra canti, incensi e decotti di erbe, ma verso le 3 di mattina, quando l’abbazia è ancora avvolta dalla notte, Alex si distacca dal gruppo ed esce dalla cappella. Da qui in poi le versioni cambiano: qualcuno dice che il giovane ha una forte crisi, altri che blatera tra sé e sé.
Lo sciamano Benavides, tramite l’avvocato Oscar Palet Santandreu, racconta che vede Alex uscire dalla cappella confuso e lo segue, ma che in pochi secondi il ragazzo scappa scomparendo nel buio. Sembra che qualcuno abbia sentito un tonfo, altri un grido. I partecipanti raccontano di averlo cercato per ore fino alle 7, quando vengono chiamati i soccorsi.
tatiana marchetto e andrea gorgi zuin
«La scienza ha confermato quello che noi diciamo sin dall’inizio, mentre altre persone mentono — dicono il papà Luca Marangon, la mamma Sabrina Bosser e la sorella Giada —. Alex era un ragazzo solare, pieno di vita. Vogliamo la verità».
jhonni benavides 4 tatiana marchetto e andrea gorgi zuin Alex Marangon abbazia di santa bona a vidor jhonni benavides 2 andrea gorgi zuin andrea gorgi zuin jhonni benavides 3 andrea gorgi zuin alex marangon alex marangon jhonni benavides 5