“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima.
La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti”
e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
Sul primo numero di Domani, in un articolo che voleva anticipare la prossima enciclica di papa Francesco, Alberto Melloni sbaglia la data dell’“Humanae vitae” di Paolo VI, che è del 1968 e non del 1969. Invece Marcello Veneziani su Panorama colloca l’assalto alla salma di Pio IX nel 1878, mentre avvenne nel 1881. Uno storico e un giornalista molto datati.
ALBERTO MELLONI
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Titolo di apertura in prima pagina sulla Verità: «Ci è cascato anche il Papa. Non è pazzo, è clandestino». Meno male. Così chi ha dato del pazzo a Francesco non andrà all’inferno.
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Conclusione della rubrica “Il taccuino”, a firma di Marcello Sorgi, sulla Stampa: «Ma l’affollamento nel campo sportivo di Paliano, il paese vicino a Colleferro dove Willy viveva con la sua famiglia, specie quello del governo, in mancanza di provvedimenti o iniziative concrete, si presti al rischio di far pensare che anche la morte del ragazzo sarà presto dimenticata, dopo essere entrata nel tritatutto della campagna elettorale». Io era tra color che son sospesi.
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papa bergoglio
Titoli dalla prima pagina del Giornale: «Caso Willy, delirio della Ferragni: è colpa della cultura fascista». «Delirio politicamente corretto. Vietato fare un film da Oscar senza neri, gay, lesbiche e disabili». Due passi nel delirio (nel film erano tre).
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Titolo a tutta pagina su Avvenire: «Studenti fuori sede, casa cercasi». Cercansi assistenti di redazione per la grammatica.
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Maddalena Guiotto racconta sulla Verità l’uscita di Silvio Berlusconi dall’ospedale San Raffaele dopo un ricovero di 11 giorni per Covid-19: «Si è concesso alla stampa dichiarando che “è stata la prova più pericolosa della mia vita”, aggiungendo l’immancabile battuta: “anche stavolta l’ho scampata bella”». Che battuta sarebbe? Scampare significa «uscire salvo, illeso, da un male, un grave pericolo» (“Zingarelli” 2021). È scampato alla morte, non a un’olgettina.
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rimbaud verlain
Didascalia dal Corriere della Sera: «I due poeti “maledetti” francesi Paul Verlaine (1844-96), a sinistra, e Arthur Rimbaud (1854-1891) si incontrano a Parigi nel 1871: Verlaine è sposato, ma il legame tra i due diventa così forte, nelle effusioni come nelle liti, che non esiterà a seguire l’amico nei suoi viaggi, abbandonandola». Parigi? La moglie? L’eterosessualità? Va’ a saperlo.
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Titolo da Libero: «La storia dei due sommergibili che cambiarono tre bandiere. Sui mezzi della marina lo scudo sabaudo, la svastica e poi il Sol Levante. Il 22 agosto del 1945 un loro missile abbatté l’ultimo aereo americano». Il testo sottostante chiarisce: «L’equipaggio italiano del Cappellini (o del Torelli, secondo altre fonti) con la mitragliera Breda da 13,2 mm, tirò giù un bombardiere Usa B-25 “Mitchell”». Le mitragliate sono diventate missilate.
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Titolo dalla Verità: «Litigio per la caparra col mobiliere. I rom gli sequestrano i bambini». È stata introdotta una nuova forma di caparra che include i mobilieri? No? Allora bastava scrivere «Litigio col mobiliere per la caparra».