Alessandro Di Matteo per “la Stampa” - Estratti
SCHLEINING - MEME BY SHILIPOTI
Alla fine le liste del Pd per le Europee potrebbero essere decise all'ultimo momento. La direzione che doveva essere convocata per il 18-19 aprile sembra destinata a slittare a dopo il voto della Basilicata, forse il 23, se non addirittura dopo il 25. La vicenda barese ha complicato un lavoro che già non era semplice e nemmeno la chiacchierata tra Elly Schlein e Stefano Bonaccini di qualche giorno fa è bastata a sciogliere tutti i nodi.
Le liste vanno presentate tra il 30 aprile e il primo maggio, dunque ci sono ancora un paio di settimane di tempo, ma sono ancora diverse le questioni-chiave da risolvere, a cominciare dalla candidatura della segretaria.
Schlein ha sempre ripetuto che la decisione sulla sua corsa sarebbe stata presa solo alla fine del lavoro di composizione del puzzle, ma le ultime voci danno per probabile uno schema che è diverso da quello che era stato prospettato a marzo in segreteria e che aveva sollevato parecchie perplessità nel partito.
gino cecilia strada
Se allora si parlava di cinque capolista presi dalla società civile, seguiti da figure di primo piano del Pd – con Schlein eventualmente terza in lista – adesso pare che la segretaria possa essere capolista nella circoscrizione centro e in quella delle isole. Resta però da capire se la leader sarà presente anche nelle altre circoscrizioni. Lei sarebbe di questo avviso, raccontano, magari inserendosi in lista secondo un criterio alfabetico, che la porterebbe a occupare posizioni nelle retrovie dove non è capolista.
Perché i parlamentari più vicini a lei insistono: con Schlein in lista il Pd prende più voti. Inoltre, c'è un altro buon motivo per schierare la segretaria ovunque: fare un pieno di preferenze, qualcuno spera un milione, per rinnovare la legittimazione della leadership certificata alle primarie di un anno fa.
lucia annunziata foto di bacco (2)
Una strategia che comprende il duello Tv con Giorgia Meloni, che potrebbe essere doppio: uno a Porta a porta di Bruno Vespa e uno su Sky. Ma Schlein in lista ovunque – è l'obiezione di un bel pezzo di partito, non solo di minoranza – inevitabilmente finirebbe per penalizzare gli altri candidati. «Lei è la segretaria – ragiona un dirigente Pd – anche se fosse ultima in lista le preferenze andrebbero innanzitutto a lei. Questo penalizzerebbe persino i civici, pure la stessa Lucia Annunziata, candidatura di primo piano». E il discorso vale soprattutto per le donne candidate, di ogni "corrente".
L'accordo per la candidatura di Bonaccini sembra invece ormai fatto, anche se ancora non viene ufficializzato perché il presidente del partito aspetta garanzie sui tanti aspiranti candidati della minoranza. Lui guiderà la lista nel nord-est, seguito da Annalisa Corrado, responsabile Green economy in segreteria e fedelissima di Schlein. Ma appunto la minoranza reclama anche la ricandidatura delle europarlamentari uscenti Alessandra Moretti e Elisabetta Gualmini.
Pina Picierno alessandra moretti
Nel nord-ovest, invece, il posto da capolista dovrebbe spettare a Cecilia Strada, altra figura "civica", seguita forse da Andrea Orlando, se l'ex ministro accetterà la proposta che gli è arrivata dalla segretaria e non sceglierà di puntare alle regionali della Liguria del prossimo anno. In lizza ci sono anche Brando Benifei, attuale capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, l'uscente Irene Tinagli e poi il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, tutte figure della minoranza.
Al centro, poi, c'è da realizzare un altro incastro non semplicissimo: dietro alla segretaria si contendono il posto di numero due in lista Nicola Zingaretti e Marco Tarquinio, l'ex direttore di Avvenire. Hanno poi prenotato un posto i sindaci Dario Nardella (Firenze) e Matteo Ricci (Pesaro) e va comunque garantita la presenza a Camilla Laureti, europarlamentare uscente e vicina a Schlein.
ELISABETTA GUALMINI
In lista dovrebbero esserci anche Antonio Mazzeo, consigliere regionale della Toscana, e l'ex deputata Alessia Morani. Quindi, al sud, dietro ad Annunziata e Antonio Decaro potrebbe trovare posto Pina Picierno, attuale vice-presidente del Parlamento europeo. Ma Schlein vorrebbe in lista anche Sandro Ruotolo, mentre la minoranza reclama un posto per Raffaele Topo. Nelle isole, poi, dietro a Schlein potrebbe andare il senatore Pd Antonio Nicita. Quindi, potrebbero essere candidati Lidia Tilotta, giornalista di Rai3 impegnata sui temi dell'immigrazione, insieme a Pietro Bartolo, europarlamentare uscente e a Giuseppe Lupo.
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bonaccini schlein