GIANNI MION 1
DAGONEWS
Eppure l'accordo sembrava così vicino. Cosa è successo tra governo e Benetton che ha portato la situazione di nuovo sull'orlo del precipizio? Atlantia oggi ha perso in borsa quasi il 4% visto che la revoca della concessione per la controllata Autostrade per l'Italia è tornata prepotentemente in campo, con il premier Conte che ha ribadito: ''Stiamo lavorando per la revoca, certo, se ci fossero delle soluzioni alternative più convenienti per i cittadini, non potremmo non valutarle''.
carlo bertazzo
Il Pd era riuscito in qualche modo a trovare un compromesso coi 5 Stelle, facendogli mandare giù la rinegoziazione delle concessioni, con l'impegno per i concessionari di tariffe più basse, meno redditività, più investimenti, eccetera. Insomma quei ''sacrifici'' di cui spesso abbiamo parlato, che avrebbero dovuto convincere i Benetton e gli altri azionisti forti di Atlantia: meglio perdere un po' di quei dividendi miliardari di cui hanno goduto per 20 anni, o perdere tutto?
Questa offerta di tregua è stata presentata da Paola De Micheli a Carlo Bertazzo, amministratore delegato di Atlantia. Ma il manager, in carica solo da un mese, non poteva risolvere la questione senza consultarsi con il suo dante causa, quel Mion per cui ha lavorato negli ultimi 25 anni, tornato in auge nel cuore della famiglia di Ponzano Veneto. Ed è stato lui che, davanti all'offerta, ha deciso di non decidere, di temporeggiare, convinto che il governo sia in bilico e che sarebbe sciocco definire ora la questione, non essendo definito il futuro di questo esecutivo.
patuanelli paola de micheli
Invece di prendere al volo la chance di non vedersi strappare la concessione, ha optato per la strategia più rischiosa, quella di ''andare a vedere'' le minacce dei 5 Stelle al governo (ma pure della De Micheli), convinto che il Conte-bis non abbia la forza politica di assumersi una responsabilità così importante. Nella peggiore delle ipotesi, pensa Mion, si chiederà un risarcimento miliardario allo stato.
GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO
Ma quello arriverebbe solo dopo un contenzioso infinito, e nel frattempo i creditori di Atlantia e Autostrade potrebbero chiedere il rientro dell'esposizione, a fronte di un probabile downgrade del rating sotto i livelli stabiliti nei contratti. Si tratta di svariati miliardi. Un effetto a catena potenzialmente disastroso. Che fa parte della partita a poker che i concessionari stanno giocando con i ministri...
luciano benetton