COSA FANNO DAVVERO I MILITARI RUSSI IN ITALIA? – SENTITE IL PROFESSOR IGOR PELLICCIARI: “SE INTELLIGENCE C’È STATA NON È STATA NEI CONFRONTI DELL’ITALIA, MA PER TRACCIARE L’ESATTA GENESI DI UN VIRUS DI CUI NESSUNO VUOLE RIVENDICARE LA PATERNITÀ E TRARNE INFORMAZIONI CHE SONO MANCATE PERCHÉ NASCOSTE IN CINA - DAGOSPIA DEL 26 APRILE 2020
Felice Manti per "il Giornale"
I RUSSI A BERGAMO
C' è una spy story in salsa russa che rischia di inguaiare l' ex premier Giuseppe Conte. Repubblica ha ricostruito la storia della presenza dei militari russi a Bergamo nella primavera del 2020 - siamo alle prime settimane della pandemia - con un retroscena che riscrive i rapporti tra Conte e il Cremlino, chiamando in causa il Copasir, la commissione di vigilanza sui servizi segreti da qualche giorno presieduta da Adolfo Urso di Fdi.
Il primo dubbio riguarda la genesi della missione Dalla Russia con amore, quando domenica 22 marzo 2020 106 russi sbarcarono da 13 aerei Ilyushin a Pratica di Mare per aiutare la Bergamasca a sconfiggere il virus.
bare a bergamo
Una missione decisa in 24 ore, «un' iniziativa concordata» tra Putin e Conte. Chiesta da Roma, come dicono i russi, o suggerita da Mosca, come replica sdegnato Conte? Al Copasir l' ardua sentenza.
Secondo le fonti di intelligence citati dal quotidiano romano, il ruolo dei medici russi è stato decisivo nel debellare con fatica l' avanzata del Covid. Ma il sospetto sollevato nell' inchiesta è che la missione sia servita più ai russi che ai medici bergamaschi, perché avrebbe messo le basi per arrivare al vaccino a «vettore virale» Sputnik-V, che secondo l' autorevole rivista medica The Lancet, si sarebbe rivelato efficace al 91,6% contro le forme sintomatiche di Covid-19, quindi tra i vaccini più performanti ma che ancora Ema tiene sotto osservazione.
giuseppe conte vladimir putin
Quindi, con la scusa di aiutare l' Italia, i medici russi che di giorni aiutavano i nostri medici in corsia, di notte lavoravano a un vaccino made in Russia «in cinque furgoni, inaccessibili agli italiani, parcheggiati nell' aeroporto di Orio al Serio». Con l' aggravante che la missione segreta dell' esercito russo nel territorio di un Paese della Nato, organizzata in fretta e furia, scrive ancora Repubblica, «aveva spiazzato sia la Farnesina sia i generali tagliandoli fuori dall' organizzazione».
Tanto più che della missione facevano parte anche due civili: Natalia Y. Pshenichnaya e Aleksandr V. Semenov, due epidemiologi russi tra i più influenti, poi diventati referenti del Cremlino nella lotta contro la pandemia.
I RUSSI A BERGAMO
Secondo Repubblica l' ex premier avrebbe offerto a Putin su un piatto d' argento non solo la chance di lavorare a un virus o di proteggere la Russia dal coronavirus, ma soprattutto la possibilità di «lanciare una campagna di propaganda interna ed internazionale», da cui Putin avrebbe tratto enorme vantaggio dal punto di vista elettorale, «in una sorta di competizione ibrida o guerra irregolare» che in quei mesi avrebbe garantito a Mosca «una momentanea supremazia nel settore in cui tutte le potenze si stavano confrontando», perché Mosca vedeva nella pandemia «l' occasione per ribaltare il sistema, incuneandosi nell' emergenza con gli aiuti e con la propaganda».
VLADIMIR PUTIN E GIUSEPPE CONTE
Insomma, Conte avrebbe fatto un super favore a Putin, il quale non avrebbe condiviso con l' Italia né i risultati scientifici a cui i suoi ufficiali e i due scienziati sarebbero arrivati, né i vari dossier sull' epidemia. Anzi, negli studi pubblicati in russo e in inglese sulla situazione italiana i giudizi sulle iniziative del nostro governo sarebbero stati «spietati». E come dar loro torto? Giuseppi non si è reso conto che il Paese andava chiuso subito perché si è fatto influenzare dalla propaganda cinese e dalle direttive (sbagliate) dell' Oms, figurarsi se sgamava il doppio gioco dei russi. Lui pensava solo a Rousseau...
I RUSSI HANNO CAPITO COME FERMARE IL COVID STUDIANDO BERGAMO
Giovanni Longoni per "Libero quotidiano"
esercito porta via le bare da bergamo
Il vaccino russo Sputnik V è nato a Bergamo. Lo scrive il sito internet di Repubblica in un servizio di Gianluca di Feo e Floriana Bulfon che vorrebbe essere la denuncia di un sofisticato gioco spionistico sul nostro territorio nazionale portato a termine dagli agenti del Cremlino tramite la missione "Dalla Russia con amore".
Sì, quella che nel marzo 2020 Mosca inviò per aiutare la provincia orobica allora alle prese con il momento peggiore della pandemia. Ma, invece di svelare una operazione da 007 contro il nostro Paese, Repubblica finisce per mostrare come sia stata l' Italia a rivelarsi incapace di comprendere il fenomeno Covid-19 mentre proprio la piccola spedizione russa, mentre aiutava i malati bergamaschi, studiava a fondo l' agente virale SARS-CoV-2. E preparava le basi per il vaccino oggi utilizzato in 40 Paesi, dall' Argentina alla Turchia, dall' Ungheria alla Serbia. Un medicinale che ha pressoché debellato il Covid a San Marino.
ospedale bergamo coronavirus
Senza dubbio è singolare che il governo giallorosso - a capo di un Paese della Nato abbia dato l' ok a una missione russa quasi totalmente di natura militare; certo, si dirà, le forze armate sono la cosa più efficiente oggi nella Federazione che obbedisce a Putin. Però resta molto strano e dimostra quanto meno l' impreparazione dell' esecutivo nella gestione dell' emergenza.
LA SPEDIZIONE Dei 106 membri della spedizione, solo due non avevano le mostrine: Natalia Y.Pshenichnaya e Aleksandr V.Semenov che, scrivono di Feo e Bulfon, sono i due epidemiologi più influenti al loro Paese. Una volta rientrati a Mosca, «saranno tra i referenti del Cremlino nella lotta contro la pandemia». Mentre i medici militari si dedicavano a soccorrere i bergamaschi, i due virologi raccoglievano informazioni sul morbo, grazie anche al sofisticato laboratorio da campo dell' esercito russo sistemato per qualche mese all' aeroporto di Orio. E inaccessibile agli italiani.
PUTIN CONTE
Insomma, se i cinesi evitavano di fornire informazioni sul contagio ai loro amici rus realmente offerto un aiuto concreto, curando decine di pazienti nell' ora più buia della storia recente e hanno sanificato dozzine di centri per anziani, spesso dimenticati dalle nostre autorità».
papa giovanni bergamo
COLPA NOSTRA E tuttavia di Feo e Bulfon sostengono che «"Dalla Russia con amore" è stata soprattutto una grande operazione di spionaggio. Non contro le installazioni militari italiane e neppure contro le basi della Nato. L' obiettivo era un nemico molto più feroce, che in quel momento in tutto il pianeta era considerato la minaccia suprema: il Covid».
Forse la vicenda risulterebbe più chiara spiegata così: la Russia è riuscita a ideare un vaccino efficace a partire da informazioni raccolte in poche settimane da due suoi scienziati n Italia. Non avremmo potuto fare altrettanto noi, che siamo una economia avnzata e membrofisso del G7? A quanto pare no.
PUTIN CONTE 1 coronavirus terapia intensiva bergamo