Guido Olimpio per www.corriere.it
L’incidente nella base russa di Nenoksa, regione di Arcangelo, continua ad essere esaminata con grande attenzione da intelligence e analisti. Oltre a chiedersi cosa sia realmente accaduto si cerca di comprendere se davvero sia collegato allo sviluppo del cruise a propulsione nucleare.
LA BASE MILITARE DI NENOSKA IN RUSSIA
Progetto analogo
Secondo le indiscrezioni l’esplosione potrebbe aver coinvolto un mini reattore usato dai russi per la nuova arma, designata dai russi come 9M730 Burevestnik (in codice Nato SSC-X-9 Skyfall). Donald Trump, in un intervento a caldo, ha sostenuto che gli Usa avevano cercato di costruire un ordigno analogo. Gli esperti americani hanno aggiunto due particolari: 1) Negli anni ’60 scienziati statunitensi studiarono la fattibilità di un apparato con un micro-reattore. 2) Il progetto Pluto (così era stato battezzato) è stato abbandonato nel 1964 ed erano stati prospettati rischi piuttosto elevati. Il propulsore – come ha sottolineato un articolo di The Atlantic – sarebbe stato «fragile», sottoposto a «stress».
trump putin
Mossa tattica
Un altro osservatore ha suggerito che in realtà dietro le mosse del Cremlino, che ha attribuito grande importanza allo Burevestnik, ci sarebbe la volontà di spingere Washington a nuovi negoziati per porre limiti agli arsenali. Dunque Mosca agiterebbe la carta di un’arma potente – dalle prestazioni incerte – solo per fissare dei paletti. E’ un’interpretazione che si aggiunge ad altre in un clima di scontro, di diffidenza, di rivalità.
9M730 Burevestnik
Nei giorni scorsi i timori sono cresciuti per un breve rialzo della radioattività attorno alla base russa, con annunci (poi smentiti) di evacuazione degli abitanti con un treno speciale e controlli dopo la morte di 5-7 ingegneri. I tecnici hanno parlato di anomalie, ma non di situazione allarmante. Una valutazione confermata anche dalla stazione di rilevamento norvegese di Svanhovd, nel nord del paese, che ha registrato un lieve aumento nel periodo 9-12 agosto: non c’è pericolo per le persone – ha affermato un portavoce – e non possiamo stabilire se via sia un rapporto diretto con quanto avvenuto in Russia.