Marco De Risi per www.ilmessaggero.it
LA BOTOLA NELLA CASA OCCUPATA
Una casa popolare dell’Ater era rimasta libera dopo che l’inquilino era morto. Ma da quella casa si sentivano degli strani rumori come se ci fossero i fantasmi. Come poteva accadere che i rumori si riproducessero quando la casa sarebbe dovuta essere vuota? Un dilemma che hanno sciolto i caschi bianchi della Polizia Roma Capitale dopo un sopralluogo dell’abitazione all’ultimo piano di un appartamento dell’Ater in via Ostuni al Quarticciolo.
Le ispezioni
Gli agenti hanno fatto varie visite e nei primi casi non c’era niente che destava sospetti. Il portone d’ingresso era chiuso e non c’erano segni d’effrazione. In un primo tempo, hanno pensato i vigili, che si era trattato di una falsa segnalazione.
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Ma poi i rumori si registravano ancora. I condomini hanno richiamato i caschi bianchi sempre per dei rumori nella casa lasciata sfitta per la morte dell’inquilino. Questa volta gli agenti del V gruppo Casilino hanno voluto vederci più chiaro ed hanno fatto un sopralluogo che ha riguardato anche il terrazzo condominiale.
Così si sono accorti di una botola che dal terrazzo dava nell’appartamento dove è stato fatto un buco nel quale è stata appoggiata una scala. Ecco allora che è apparso chiaro come qualcuno avesse occupato la casa sfruttando il trucco della botola sul terrazzo condominiale.
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I vigili si sono allora appostati per capire chi usava questa botola e ad un certo punto è apparso un uomo che si è calato ne boccaporto accedendo all’abitazione tramite una scala. A quel punto gli agenti della polizia locale si sono palesati ed hanno bloccato l’occupante abusivo.
L’uomo è stato preso quando già stava dentro la casa, ancora ammobiliata con le cose dell’ultimo proprietario. Sarebbe stata questione di pochi giorni ed i famigliari della persona deceduta avrebbero tolto dalla casa il mobilio.
Ad essere preso in flagranza di reato è stato un polacco di 56 anni che è stato bloccato mentre già assaporava la casa nuova. L’uomo già si era messo a vedere la televisione come se, appunto, stesse a casa sua. E, intanto, beveva liquore nella nuova dimora. Ma gli agenti l’hanno subito bloccato dopo avere sequestrato un piccone con il quale aveva fatto il buco nel soffitto.
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«Che volete da me?» Ha risposto il polacco agli agenti. «Sono a casa mia, l’ho occupata per primo. Non ho rotto neanche la serratura». Tutte cose non vere. È ovvio che c’è una graduatoria dell’Ater per riaffittare la casa. Il polacco non è neanche registrato all’Ater ed è totalmente abusivo.
Gli agenti della Polizia Locale hanno portato il polacco nei loro uffici dove l’uomo, anche se ha cercato di discolparsi, è stato denunciato per occupazione abusiva e danneggiamento. Reati entrambi penali. Quindi, lo straniero rischia un processo proprio per avere occupato l’abitazione.
Intanto i condomini dello stabile hanno ringraziato gli agenti della polizia locale di Roma Capitale per essere riusciti a far luce sulla singolare occupazione abusiva. L’Ater ha già fatto intervenire suoi operai per chiudere la botola dalla terrazza condominiale.