DAGOREPORT
BABBO NATALE DRAGHI
In queste ore, con lo spread in netto rialzo (vedi articolo a seguire), una questione delicatissima sta emergendo in modo preoccupante per il nostro paese. Le banche internazionali, a partire da JP Morgan, l’istituto più grande al mondo, si stanno interrogando per capire cosa potrebbe succedere al Pnrr di 209 miliardi, di cui solo un primo assegno da 25 è stato deliberato dall’Unione Europea, una volta che Mario Draghi non sarà più seduto sulla prima poltrona di Palazzo Chigi.
Se Draghi trasloca al Quirinale e al suo posto va un Daniele “Alexa” Franco, che fa tutto quello che dice Mariopio, i poteri sono diversi. Davanti allo sbando politico italiano, i mercati stanno mostrando a colpi di spread la nostra debolezza mentre a Bruxelles si paventa anche di chiudere il rubinetto del Pnrr nel caso che Draghi lasci il timone del governo.
mario draghi sergio mattarella
Ecco perché quando Draghi ha affermato nella famosa conferenza stampa di fine anno: “Abbiamo conseguito tre grandi risultati. Abbiamo reso l’Italia uno dei paesi più vaccinati del mondo, abbiamo consegnato in tempo il Pnrr e raggiunto i 51 obiettivi. Abbiamo creato le condizioni perché il lavoro sul Pnrr continui. Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà”; è stata una dichiarazione che dire azzardata è poco.
Jp Morgan
E NonnoMario se n'è reso conto e ha iniziato a rimettere i remi in barca. Non si sa come va a finire con la pandemia, non abbiamo una economia solida, con i partiti che hanno già cominciato a dire che il premier se lo scelgono loro. A questo punto, Draghi, se Mattarella restasse al Quirinale, potrebbe ritrovare l’entusiasmo per portare la barca Italia fuori da una eventuale tempesta.
BTP: LO SPREAD COL BUND CHIUDE IN FORTE RIALZO, RENDIMENTO ALL'1,13%
spread
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 27 dic - Chiusura di giornata in netto rialzo per lo spread tra BTp e Bund, in linea con l'apertura di oggi. Tra gli ultimi scambi il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano (IT0005436693) e il pari scadenza tedesco e' indicato a 141 punti base (era 142 in apertura) dai 133 punti del finale di giovedi' 23 dicembre con un rendimento del decennale italiano che balza all'1,13% dall'1,05 per cento della scorsa settimana. Le tensioni sui mercati per il dilagare della variante Omicron si sono fatte sentire anche sul reddito fisso europeo