Estratto dell'articolo di Stefano Semeraro per “la Stampa”
(...)
musetti berrettini
Al termine della deprimente sconfitta contro Taro Daniel a Indian Wells - 50 errori gratuiti dicasi 50 «The Hammer» Berrettini ha fornito una risposta che sa di pessimismo, se non cosmico, astrofisico: «Sono finito in un buco nero». Il tribunale dei social lo ha già condannato per la storia molto esibita con Melissa Satta, accendendo paragoni con il Panatta dei mille flirt, il moralismo da tastiera in fondo costa poco. Ma spiega ancora meno.
Alla radice di mesi opachi - sconfitta con Murray in Australia, ritiro ad Acapulco, inciampo in California - ci sono (pre)occupazioni più serie, che riguardano la tenuta in campo, non in discoteca.
berrettini melissa satta
E che migrano dal corpo alla mente, mondi interdipendenti come predica da sempre il coach di Matteo, Vincenzo Santopadre. Così può capitare che il timore di un infortunio - per chi ne ha già patiti mille - sia esso stesso un infortunio: il ritiro (frettoloso? preventivo?) di Acapulco contro Rune ne è un segnale. «È un circolo - dice il Berretta - se non ti alleni perché non vuoi farti male, non giochi, poi se inizi a giocare ti fai male».
(...)
Secondo coach Tartarini la prima, shoccante sconfitta contro il figurante Varillas in Sudamerica ha terremotato le (già non saldissime) certezze di Musetti, il resto l'hanno fatto le palle pesanti, il freddo imprevisto, l'arredo classico di malumori che tormenta i tennisti in crisi. Aggiungeteci un grammo di jella: il matchpoint sprecato da Matteo a Melbourne con Murray, i colpi di Musetti che slittano contro Mannarino. «Ho solo bisogno di un po' di c…o!», dice Lorenzo. «La programmazione sulla terra era giusta, rifarei tutto. Insieme al mio team devo solo trovare una tregua alla confusione».
musetti
E Berrettini, dopo aver perso con Daniel nonostante un set vinto 6-0: «Non so neppure io come cazzarola ho fatto a sbagliare tanto. Ma penso al 2019, una delle mie migliori stagioni, iniziata allo stesso modo». Il vecchio saggio Paolo Bertolucci suggerisce l'ingaggio di un supercoach, come furono Edberg per Federer, Becker per Djokovic.
matteo berrettini
(...)
matteo berrettini