GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI
Due giorni di tempo. Per arrivare a una puntuale ricognizione della situazione relativa ai principali obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "L'erogazione della seconda rata, in scadenza al 30 giugno 2022, presuppone il conseguimento di 45 traguardi e obiettivi per un contributo finanziario e di prestiti pari a 24,1 miliardi di euro". Mario Draghi accelera. E in apertura di Cdm, il primo dopo il voto sul Quirinale, dice: "Il prossimo Consiglio dei ministri di mercoledì sarà dedicato a una puntuale ricognizione della situazione relativa ai principali obiettivi Pnrr del primo semestre dell'anno".
L'applauso a Mattarella
Dunque, si riparte. Oggi, infatti, per il governo di Draghi è come se fosse il giorno zero, il primo dopo una settimana di scontri tra partiti che ha portato, alla fine, alla rielezione di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica. Il Cdm di oggi, convocato "inusualmente" di lunedì e durato mezz'ora, è iniziato con un applauso al Capo dello Stato.
MARIO DRAGHI GIANCARLO GIORGETTI
"Condivido gli obiettivi del presidente Mattarella'', ha detto Draghi all'inizio della riunione. "Le priorità che ha espresso" Mattarella, "la lotta alla pandemia e la ripresa della vita economica e sociale del Paese, sono le stesse del governo", ha chiarito. La ministra della Giustizia, Marta Cartabia intervenendo a Milano all'assemblea dell'associazione banche estere ha sottolineato: "Questo Consiglio dei ministri, inusualmente di lunedi, è il segnale di una ripartenza, pur senza soluzione di continuità, a fronte di fatti di grande rilevanza che hanno contraddistinto le scorse settimane".
Silenzio sul "caso Giorgetti"
GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI LEGGONO DAGOSPIA
Da più parti si è appreso che nessun accenno al "caso Giorgetti" è stato fatto durante la riunione odierna.
Misure anti-Covid e mascherina
Il Cdm avrebbe deciso la proroga dell'obbligo di usare le mascherine all'aperto fino al 10 febbraio. Resta anche la chiusura delle discoteche.
La ripartenza
GIANCARLO GIORGETTI MARIO DRAGHI LUIGI DI MAIO
Una ripartenza, dunque, ma anche l'occasione per Draghi di andare avanti spedito verso le riforme e l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ora che la partita del Colle è chiusa, il premier può assumere un profilo meno indirizzato alla mediazione con le richieste dei partiti. Introducendo il Cdm, Draghi ha espresso la sua "soddisfazione per i dati sulla crescita che sono usciti oggi 6,5% nel 2021. Sono il prodotto della ripresa globale, ma anche delle misure messe in campo dal governo, a partire dalla campagna di vaccinazione e dalle politiche di sostegno all'economia".
giancarlo giorgetti mario draghi stefano patuanelli