Estratto dell’articolo di Eugenio Scalfari per “la Repubblica”
eugenio scalfari
[…] I partiti in Italia sarebbero tre (uso il condizionale perché penso in questo momento a quelli più importanti): la Lega di cui il capo è Matteo Salvini, i Cinque Stelle il cui capo è Luigi Di Maio e il Partito democratico di cui il segretario è Nicola Zingaretti.
A parte il fatto che in ciascun partito ci sono coloro che collaborano con il leader ma anche quelli che passano il tempo a dargli fastidio, magari per poterlo sostituire o affiancare con maggior peso di quello che hanno. […]
BEPPE GRILLO
Poi c' è Grillo che dei Cinque Stelle è stato il padre per oltre dieci anni di predica populista; poi si è stancato e ha continuato a predicare ma non più da padre bensì da nonno. Non che il nonno non abbia un peso in una famiglia ma un po' più alla lontana. Questa è una debolezza per certi aspetti ma per altri è una forza. La debolezza deriva dal fatto che la politica quotidiana la fa il giovane nipote, la forza è che il parere del nonno o padre che sia è più autorevole: vede più chiaramente la situazione o almeno così sembra.
Per quanto riguarda l' attualità di cui stiamo parlando Beppe Grillo non concorda affatto con Di Maio; il partito che ha in mente dovrebbe non dico unirsi ma essere molto più vicino a quello democratico di Zingaretti. Grillo insomma è a cavallo tra i due e poiché sono alleati almeno formalmente un cavallo comune sarebbe un animale perfetto. Ci arriverà? Mi pare difficile ma sarebbe ottimo. […]
MATTEO RENZI
A questo punto diventa indispensabile parlare di Matteo Renzi. Dopo la sconfitta del referendum del 2016 […] ha avuto un periodo di ritiro e silenzio. Naturalmente era solo un'apparenza […] Renzi si è risvegliato. Per ottenere che cosa? Con quale obiettivo?
Chi conosce bene Renzi può rispondere facilmente e correttamente a questa domanda: Renzi punta ad ottenere un risultato politico che lo porti alla testa della struttura che ha in mente: un altro partito, vicino a quello democratico, ma da lui guidato.
Renzi deve essere il numero uno di quello che si propone: una nuova formazione magari più a destra del Pd o più a sinistra di Di Maio o del tutto nuova, ma renziana e basta. […] Si era pensato che Renzi fosse definitivamente uscito dalla politica dedicandosi piuttosto alla famiglia (che gli ha dato notevoli grane di carattere giudiziario) ed eventualmente allo studio della politica. Errore: ce l'abbiamo di nuovo tra i piedi. […]