1. COSE MAI VISTE! IL SEGRETARIO DEL PD, TALE MATTEO RENZI, VOLA A CHICAGO E MOLLA LA CAMPAGNA PIÙ IMPORTANTE DELL’ANNO
OBAMA E RENZI
DAGONOTA - Una cosa del genere non si era mai vista. Renzi è così sicuro di perdere le elezioni in Sicilia che dopo aver messo in piedi un treno (carico di fischi) e aver girato un pezzo d’Italia, molla tutto e vola per diversi giorni negli Stati Uniti. Dove? A un summit della Fondazione Obama, l’ennesima passerella americanofila completamente slegata dalle urgenze del proprio Paese.
RENZI OBAMA
Lui che ha passato le ultime settimane a parlare dei “veri problemi della gente”, che non erano i vertici di Bankitalia o la legge elettorale, scende dal treno e corre a Chicago, dove nel noto ghetto del Marriott Marquis Hotel ascolterà i “veri problemi” di gente come il Principe Harry d’Inghilterra e Gloria Estefan.
RENZI OBAMA
Invece di battere il territorio del municipio di Ostia, sciolto per infiltrazioni mafiose con l’arresto del minisindaco (Pd) mentre Ignazio Marino era ai Caraibi e Renzi a Palazzo Chigi, è sicuramente più chic una visita alla Northwestern University, a parlare di Europa ai migliori studenti americani. Temi caldi per gli abitanti di Gela, Caltanissetta e Cinisi.
michelle obama agnese landini barack obama matteo renzi
In fondo è un rito che si ripete: quando perse il referendum costituzionale del 4 dicembre, andò a leccarsi le ferite tra i miliardari della Silicon Valley, altro luogo ideale per capire cosa non va nella sua strategia politica. Ora che sa di perdere le amministrative, ci risparmia il discorso alla nazione e se ne va prima ancora di conoscere i risultati.
Le cose sono due: o è rimasto così provinciale da perdere la testa quando Obama chiama, oppure gli fa così schifo la politica italiana che quando le cose non vanno come vorrebbe lui (i fischi sul treno), calcia il pallone fuori dal campo e se ne va dagli amici che lo capiscono veramente.
cena di stato obama renzi 8
2. RENZI SCENDE DA TRENO E VOLA A CHICAGO DA AMICO OBAMA
(ANSA) - Era stato l'ultimo leader ad essere ricevuto - e con tutti gli onori del caso - alla Casa Bianca di Barack Obama, prima dell'addio di quest'ultimo dopo due mandati da presidente degli Sati Uniti. Ora Matteo Renzi, di fatto già in campagna elettorale, scende dal treno che lo sta portando in giro per l'Italia e si imbarca su un volo che lo porta a Chicago, dove ad aspettarlo c'è proprio il suo amico Barack. Un'amicizia nata nel tempo e che si conferma in questa occasione.
cena di stato obama renzi 7
L'ex premier è stato infatti invitato alla mega-kermesse organizzata dalla Fondazione dell'ex presidente statunitense. Un summit che rappresenta di fatto la nuova discesa di Obama nel campo della politica, dopo dieci mesi passati in sordina, dietro le quinte, ad assistere impotente al nuovo corso targato Donald Trump. Col successore che sta facendo di tutto per smontare, pezzo per pezzo, la sua eredità.
renzi e obama a washington 2
Col summit di Chicago Obama ritorna, costretto anche da quel vuoto creatosi dopo la sconfitta di Hillary Clinton, da quella mancanza di leadership nel partito democratico che lascia presagire nuove future sconfitte. Ma la kermesse potrebbe essere anche il trampolino di lancio per l'ex first lady Michelle, che in molti vorrebbero vedere sfidare Trump nel 2020. Il parterre dell'evento è d'eccezione. Oltre a Renzi, che interverrà la mattina del primo novembre, ci sarà anche il principe Harry, molto vicino negli ultimi tempi agli Obama.
renzi prova a stringere la mano a obama
Ma la presenza a Chicago per Renzi sarà anche l'occasione per un paio di appuntamenti extra. Domani il segretario del Pd sarà al Fermi National Accelerator Laboratory, dove incontrerà la comunità dei ricercatori italiani del Fermilab. Saranno presenti diversi importanti esponenti della ricerca scientifico-tecnologica negli Usa, tra cui Francis Cordova, direttrice della National Science Foundation. Renzi sarà poi alla Northwestern University dove terrà un intervento sul futuro dell'Europa, uno dei cavalli di battaglia dell'ex premier in vista delle elezioni politiche.
MATTEO RENZI E BARACK OBAMA FOTO LAPRESSE