Maurizio Stefanini per “Libero Quotidiano”
ERDOGAN
E mentre il Bangladesh festeggia il Giorno del Sacrificio con fiumi letterali di sangue, in Turchia la ricorrenza diventa un' occasione per ambasciate e consolati chiusi, ma in compenso al loro posto si aprono carceri in quantità.
Prima il Regno Unito, poi la Germania hanno infatti annunciato la chiusura della propria ambasciata ad Ankara, per timore di attacchi terroristici in occasione della fine della festa del Sacrificio, Eid al-Adha.
Angela Merkel è quella che insiste sempre con l' Europa per trattare la Turchia il meglio possibile, per il Regno Unito il ministro degli Esteri Boris Johnson è euroscettico, ma avendo a sua volta avi turchi durante il vertice di Firenze ha tenuto a rivelare che Londra sta trattando con Ankara per abolire i visti.
PUTIN ERDOGAN
Però di questi tempi lasciare aperti dei possibili bersagli nel giorno in cui i musulmani di tutto il mondo si esercitano a sgozzare per dovere religioso e in un Paese dove terrorismo e integralismo stanno montando non è stato evidentemente giudicato troppo igienico.
Non è stato ufficialmente confermato che sarà chiuso anche il consolato britannico a Istanbul, come pure è trapelato. Ma la Germania ha invece chiarito che la chiusura riguarda anche i consolati e perfino tutte le scuole tedesche in territorio turco, per due giorni. Come ha spiegato la Bild, appunto per timore di attentati.
La stessa misura era stata d' altronde presa da Berlino lo scorso marzo, 48 ore prima dell' attentato kamikaze che il 19 del medesimo mese causò la morte di quattro turisti e il ferimento di altre 36 persone nel pieno centro di Istanbul.
FOLLA IN DELIRIO PER ERDOGAN
Nel frattempo la rivista Spiegel ha bollato Erdogan di «dittatore» alla testa di un «Paese non più democratico», suscitando ad Ankara un aspro risentimento. «Una provocazione, figlia di una mentalità distorta e piena di pregiudizi», è stata la risposta del ministero degli esteri attraverso una nota.
D' altra parte, è difficile suscitare impressioni diverse, quando il ministro turco della Giustizia proprio in occasione di una delle più importanti festività islamiche annuncia che nel Paese saranno realizzate 174 nuove carceri in cinque anni, secondo quanto riferisce una nota citata dal sito del quotidiano Hurriyet. Ve l' immaginate il ministero della Giustizia italiano che fa un annuncio del genere a Natale o a Pasqua, date in cui semmai da noi si annunciano indulti e amnistie?
ERDOGAN
Il bello è che il piano carcerario viene addirittura presentato come misura umanitaria! In seguito all' ondata di decine e decine di migliaia di arresti che ha fatto seguito al fallito e strano golpe del 15 luglio, infatti, le carceri sono ormai sovraffollate. Per fare spazio a golpisti veri e soprattutto presunti hanno pure liberato 38mila persone con decreto di emergenza: tra di essi, guarda caso, anche l' assassino del sacerdote italiano don Andrea Santoro, giudicato evidentemente pericoloso di presidi, giornalisti, poliziotti e magistrati «gülenisti».
ERDOGAN GULEN
Ma non è bastato, e secondo Hurriyet una accorata richiesta a fare più penitenziari sarebbe stata inoltrata il 4 settembre al ministero della Giustizia con una petizione presentata da un gruppo di detenuti ai dirigenti di un carcere nella provincia nord-occidentale di Tekirdag, dove i prigionieri affollano celle realizzate per tre persone.
Una volta completato il «piano carceri», è precisato nella replica del ministero, la capacità delle prigioni del Paese aumenterà fino a 100.182 persone così da «poter soddisfare l' imprevisto aumento del numero di detenuti». Uniti ai 190mila posti già disponibili, significa che Erdogan ha intenzione di tenere dentro quasi 300mila persone!
ERDOGAN