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    COSI’ HANNO FOTTUTO SILVIO: “FREGATI TUTTI DALLA SEVERINO. NEL PDL UNA MASSA DI FESSI”


     
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    Beatrice Borromeo per Il Fatto Quotidiano
    L'avvocato Carlo Taormina, vicino al Cavaliere per una vita e poi "estraniato dal Pdl, per usare un linguaggio felpato", ha passato la mattina di ieri a studiare i pareri pro veritate che dovrebbero salvare Berlusconi: "Peccato che siano quasi tutti inutili".

    Carlo Taormina - Copyright PizziCarlo Taormina - Copyright Pizzi

    Per esempio, avvocato Taormina?
    Secondo lo studio Pansini, quando la legge Severino modifica l'espressione "dichiara decaduto" in "delibera la decadenza" implica che serve un'approfondita ratifica e non una mera ratifica. Non è così: tra "dichiarare" e "deliberare" non c'è grande differenza. Significa solo che le condizioni di legge devono essere accertate prima di applicare la sanzione. È un'ovvietà.

    Poi ci sono Zanon, Caravita e Vergottini secondo cui stabilire l'incandidabilità futura dei condannati è un po' troppo rigoroso, quindi incostituzionale.
    È una tesi assolutamente infondata, senza alcuna possibilità di successo. Qui siamo nell'ambito legislativo e non spetta alla Consulta intervenire. Ma anche altri pareri sono di questo calibro: come quello che sostiene una mancanza di proporzione tra l'entità della sanzione e quella della pena. Il legislatore ha piena libertà e capacità di valutare, senza scomodare la Corte costituzionale.

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    Viene anche contestato il linguaggio: "Immediato" deve essere l'avvio del procedimento, non la conclusione.
    Direi che questa puntualizzazione non serve assolutamente a niente. Mi pare parecchio fragile.

    Per Roberto Nania i dubbi sulla costituzionalità dipendono dal carattere giurisdizionale della Giunta, che sarebbe un giudice a tutti gli effetti. E, come tale, ha diritto a rivolgersi alla Consulta.
    Su questo sono perfettamente d'accordo.

    Ma Berlusconi come ne beneficia?
    Non saprei, dato che secondo me un problema di costituzionalità non si pone. Il ragionamento è legittimo, ma qui siamo di fronte a una mera questione di interpretazione: la Giunta e il Senato possono tranquillamente farsene carico. A me la norma, oltretutto, pare talmente chiara che francamente un intervento della Consulta non lo vedo necessario.

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    Piuttosto, trovo grave che Dario Stefàno, il presidente della Giunta, abbia già dichiarato che Berlusconi decadrà e sarà reso ineleggibile. Questa anticipazione di giudizio lo espone alla ricusazione, se consideriamo la Giunta come un organo giurisdizionale.

    E se fosse lei, oggi, a rappresentare il Cavaliere, cosa gli consiglierebbe di fare?

    Intanto inviterei Stefàno all'astensione. Poi punterei tutto sulla questione della irretroattività, perché su questo punto Berlusconi ha perfettamente ragione. La sanzione introdotta è sicuramente irretroattiva. C'è un'omogeneità evidente tra le pene accessorie e la decadenza, quindi vanno trattate in modo analogo: sancendone l'irretroattività. Con buona pace di tutti, è questa la via.

    Perché allora il Pdl ha votata la legge Severino?

    Perché sono una massa di fessi, tutto qua. Oppure sono in malafede. Più probabilmente l'uno e l'altro. Qualcuno sarà stato negligente, altri non avranno capito e poi ci sono i furbi: qualcuno voleva tagliare le gambe a Berlusconi, e c'è riuscito.

    A chi si riferisce?
    Controlli dov'erano, il giorno del voto, gli avvocati di Silvio. Scommetto che non erano in aula. Il partito è dilaniato, e questa storia finirà malissimo. Perché, anche se Berlusconi tecnicamente ha ragione, la soluzione stavolta sarà politica. E per aver ragione devi trovare qualcuno che te la dia.

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