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    COSI’ NON NE USCIAMO PIU’ - IN 700 A UN RAVE PARTY A MALEO, VICINO LODI, SENZA MASCHERINE NÉ DISTANZIAMENTO. ALLARME PER UN FOCOLAIO DI VARIANTE DELTA – DOPO L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE I PARTECIPANTI HANNO RIFIUTATO DI ANDARSENE DICHIARANDO DI ESSERE CONTRO TUTTE LE REGOLE ANTI COVID. MALEO È A POCA DISTANZA, CIRCA 6,5 CHILOMETRI, DA CODOGNO, DOVE NEL FEBBRAIO 2020 SI REGISTRÒ IL PRIMO CASO DI COVID IN ITALIA…


     
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    Da lastampa.it

     

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    Oltre 700 persone senza mascherine e senza nessun distanziamento hanno partecipato a un rave party a Maleo, paese del lodigiano dove l'Ats ha certificato la presenza di tre casi di variante delta in un focolaio Covid di 10 contagiati in corso. Le persone sono arrivate a gruppi soprattutto dal nord Italia dalla mezzanotte e alcuni partecipanti sono tuttora sul posto.

     

    Come luogo di ritrovo, dopo pubblicità via social, è stata scelta la ex cava Geroletta, dove negli anni '90 era stata anche messa a segno un'operazione antinquinamento delle forze dell'ordine che avevano scoperto scarti di fonderia, contenenti anche alluminio, gettati lì illegalmente. I partecipanti hanno spaccato recinzione e lucchetti e hanno dato il via alla festa con camion con a bordo casse acustiche e materiale per l'illuminazione dell'area ma anche per la vendita di alcol.

     

     

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    Sul posto anche le forze dell'ordine e il sindaco, Dante Sguazzi, che hanno cercato di mediare, convincendo i presenti ad abbandonare l'area ma i partecipanti hanno rifiutato di andarsene dichiarando di essere contro tutte le regole anti Covid.

     

    Maleo è a poca distanza, circa 6,5 chilometri, da Codogno, dove nel febbraio 2020 si registrò il primo caso di Covid in Italia.

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