Hai perso l'undicesima giornata di Wimbledon?
Un Federer trascendentale si prende la rivincita su Nadal ?
Djokovic non perdona Bautista Agut: la finale è servita ?
Ci racconta tutto il nostro inviato Simone Eterno ???@Wimbledon | #EurosportTENNIS pic.twitter.com/2Ybqb2XgJO
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) 12 luglio 2019
La freschezza, tranquillità mista a stato di grazia con cui Roger Federer, a quasi 38 anni, ha battuto Rafa Nadal per prendersi la rivincita 11 anni dopo e prenotare la 12esima finale a #Wimbledon è una cosa enorne. Da non credere #Fedal40 #FedalXL pic.twitter.com/ppSqOVxPWW
— Dario Puppo (@DarioPuppo) 12 luglio 2019
Luca Marianantoni per gazzetta.it
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La sala stampa strabuzza di giornalisti per l’arrivo di Roger Federer dopo l’epica impresa della vittoria su uno straordinario Rafa Nadal. Lui, serafico, descrive il match come fosse stato ben altro che una semifinale di Wimbledon che in pochi dimenticheranno. “E’ stato un primo set molto difficile, con pochissime occasioni per entrambi per allungare. Ho servito bene per tutto il set mentre alla risposta sono cresciuto costantemente. E dopo quell’equilibrio c’è stato il tie break con tanti mini break. E’ stato importante vincerlo, proprio perché l’equilibrio era massimo.
Il secondo set è stato durissimo; mi ha dato noia il sole che illuminava il Royal Box, non sono più stato in grado di servire bene e ho perso il filo del match. Poi ho ripreso in mano la situazione e ho cercato di attenermi a quello che era il mio piano di gioco: cioè rimanere offensivo e aggredire senza aspettare. Ho ritrovato il servizio e ho vinto anche alcuni scambi lunghi che danno sempre molta fiducia. Tra il terzo e il quarto ho vinto molti punti importanti, e i più importanti mentalmente sono stati proprio gli scambi lunghi”.
Federer ha reso omaggio al suo grande rivale: “Io amo sempre giocare contro Rafa, soprattutto qui a Wimbledon. Erano tanti anni che non ci affrontavamo sul Centre Court ed è stato molto emozionante. L’inizio è stato elettrizzante per entrambi e lo abbiamo dimostrato giocando un primo set di altissimo livello. Poi anche alla fine, sembrava non volesse perdere. Ci sono stati punti spettacolari e situazioni molto complicate. Ora però sono molto sollevato; tutto è finito e sono ancora qui in corsa per la vittoria finale a Wimbledon.
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Passare 11 anni senza affrontare Rafa sull’erba, ti fa dimenticare che qui il tennis è completamente differente. Abbiamo servito bene, abbiamo fatto un sacco di punti con la combinazione servizi-dritto e alcuni punti lunghissimi. Oggi abbiamo molta più esperienza rispetto a dieci anni fa. Forse ora sappiamo fare tutto molto meglio. Speriamo che questo mi sia d’aiuto e mi dia una spinta importante per la finale di domenica. Nole è un avversario molto difficile e sarà una lotta punto a punto. Affrontare Nole è molto simile ad affrontare Rafa.
Dovrò ripetermi, perseguire lo stesso obiettivo, servire bene, vincere molti punti in modo rapido e tenere negli scambi lunghi. Lo scorso anno a Bercy abbiamo giocato una partita molto intensa che lui ha vinto al tie break del terzo. Spero che sia lo stesso spettacolo di allora. Questo pubblico merita una grande finale”.
RAFA— Rafa è sereno quando arriva in conferenza stampa, anche dopo aver perso in semifinale a Wimbledon. “E’ stato un match duro, ho avuto le mie chance, ma lui alla fine ha meritato perché ha giocato complessivamente meglio di me. Io non sono riuscito ad esprimere lo stesso tennis dei turni precedenti.
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Ma congratulazioni a Federer. Penso che lui abbia risposto meglio di me e quando questo succede l’ago della bilancia passa dalla sua parte. Così io mi sono sentito sempre sotto pressione: alla battuta e alla risposta. La chiave della partita è stata l’inizio del terzo set. Non dovevo subire il break così presto. Gli ultimi game li ho giocati veramente bene, ma ormai era troppo tardi. Il mio più grosso problema odierno è stato il rovescio.
Questo ha fatto sì che mi muovessi male perché ero preoccupato di quella zona del campo. Quando contro Federer ti senti sguarnito in una parte del campo, è difficile riuscire a vincere. Lui ha giocato una grande partita, in modo aggressivo ed è stato premiato. Non so per quale motivo non sono riuscito a ripetere le prestazioni dei giorni scorsi. Forse ero stressato, non lo so. C’è sempre un motivo e l’unico motivo che mi viene in mente è che lui sia riuscito a fare cose che mi hanno messo in grosse difficoltà. Fare quello che fa a 38 anni non è facile. Tutta la sua carriera è un grande esempio per tutti noi. E’ sempre in grado di fare cose difficili con molta facilità. Nessuno si muove all’interno di un campo in modo rapido come lui.
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Ti mette sotto pressione perché anticipa sempre i colpi e lo fa sempre molto bene, senza andare fuori ritmo. Su questa superficie se non hai il controllo pieno del gioco, e sei indietro nel punteggio, è quasi impossibile sperare di riprenderlo. E’ più normale perdere che vincere. Sarebbe stato necessario che iniziasse a sbagliare o che non gli entrasse più la prima.
Credevo mi spostasse di più sul campo, invece ha giocato colpi dentro e non mi ha dato chance per trovare angoli che lo mettessero in difficoltà. Non ho grandi rammarichi per questa partita. Non sono quasi mai riuscito a metterlo fuori posizione. Lui ha giocato sempre nella zona di campo che preferisce e questo è il motivo per cui ha vinto bene in quattro set. Avrei dovuto colpire la palla meglio, con più spin, per dargli fastidio. Ma non me lo ha permesso”.
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2. FEDERER IN FINALE PER LA 12ª VOLTA! PIEGATO NADAL IN 4 SET
Luca Marianantoni per gazzetta.it
Undici anni dopo la storica finale del 2008, un immenso Roger Federer batte Rafael Nadal nella semifinale di Wimbledon e vola ad incontrare il numero 1 del mondo Novak Djokovic nella finale di domenica: a 37 anni e 11 mesi Federer raggiunge la sua 12esima finale a Wimbledon superando Nadal per 7-6 1-6 6-3 6-4. “Sono esausto - sono state le prime parole pronunciate da Federer -, per tutto il match, ma soprattutto alla fine, Rafa ha giocato dei punti incredibili. Sono felice, il livello del tennis è stato altissimo. Il primo set è stato determinante, mi ha dato quella fiducia necessaria per credere totalmente nella vittoria”.
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I due campionissimi partono tirati a lucido. Chi serve ha vita superfacile; nel primo game di battuta Roger fa un ace al centro, uno esterno, un servizio vincente e un dritto vincente in uscita dal servizio. Nadal non è da meno con due servizi vincenti e un ace al centro.
Lo svizzero arriva sul 4-3 con appena tre quindici ceduti alla battuta, Nadal appena due. Servono entrambi benissimo, Rafa risponde leggermente meglio, ma rimane una partita sostanzialmente giocata dal fondo. Il primo momento chiave nell’ottavo game: sul 4-3 Federer, 15-15, un nastro agevolo l’attacco di Roger che costringe Rafa a sbagliare il passante.
Sul 15-30 è Roger a sbagliare il passante, ma nel punto successivo lo spagnolo va fuori ritmo con il rovescio e Roger arriva alla prima palla break del match. E’ uno scambio lungo, Federer si salva due volte con due rovesci stile ping pong di contro balzo, ma poi mette in rete un rovescio transitorio. Senza subitr contraccolpi per l’occasione mancata, Federer piazza tre ace al centro per salire 5-4 e poi tiene a zero per assicurarsi di giocare il tie break.
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Rafa invece trema: va 40-0, ma per approdare al tie break ha bisogno dei vantaggi. I due arrivano al game chiave con 5 punti ceduti al servizio da Roger e 9 da Rafa. Un passante di rovescio da circoletto rosso di Rafa su un recupero dà allo spagnolo il primo mini break, ma Federer lo recupera subito grazie all’errore di rovescio dello spagnolo. Sul 2 pari altro mini break per Rafa (errore di rovescio di Roger), ma poi lo spagnolo mette lungo un lob per il 3 pari. Si gira e Federer non perde più un punto. Un dritto vincente, uno smash, un servizio vincente e un dritto lungolinea gli danno un meritato primo set.
SECONDO SET— Nel secondo game del secondo set Federer salva le prime palle break del match: la prima con uno smash non facile e la seconda con una volée di rovescio. Sull’1-1 è lo svizzero ad avere due palle per staccarsi avanti un set e un break. Ma Nadal regge; con la combinazione servizio e dritto annulla la prima e con un servizio vincente la seconda. Lo svizzero subisce il duro contraccolpo, Nadal vince 10 punti consecutivi e Federer va in letargo. E’ una crisi lunghissima, Federer sembra quasi uscire dalla partita. Non mette più dentro una prima, non riesce più a rispondere e becca un pesante 6-1 che ribalta l’inerzia della sfida.
TERZO SET— Invece Federer si ricentra subito, tiene a zero il primo turno di battuta del terzo set, ritrova continuità al servizio e nel quarto game affonda con la risposta. Sembra aver ripreso fiducia e Nadal cala quel tanto che basta per consentire a Federer di uscire dalla tenebre.
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Rafa inizia a sbagliare con il rovescio lungolinea e Federer risorge. E’ suo il break del quarto gioco; avanti 3-1 Federer è costretto ad annullare tre palle del contro break che segnano la partita. Federer le salva con uno smash e vincente uno scambio lunghissimo di 23 colpi. Poi ne deve affrontare un’altra ed è graziato dall’errore di Rafa. Lo svizzero si salva, sale 4-1, manca due palle del 5-1, ma tiene il set per 6-3 senza ulteriori problemi.
QUARTO SET — Federer è completamente rigenerato e nel terzo game del quarto set fa il break , sale 3-1 e mantiene in agilità i turni di battuta. Sul 5-3 servizio Nadal, lo svizzero arriva per due volte al match point, ma Rafa si salva con il servizio.
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Sul 5-4 Federer serve per il match, ma vede le streghe quando è costretto ad annullare una palla break al termine di uno scambio medio-lungo di 11 colpi con l’errore di rovescio di Rafa. Nadal cancela il terzo match point vincendo uno scambio lunghissimo di 24 colpi e poi passa Federer sul quarto match point. Il quinto però è quello buono, Rafa forza un rovescio e Federer raggiunge per la 12esima volta la finale di Wimbledon.
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STATISTICHE — Federer ha chiuso con 14 ace, il 68% di prime, 73% dei punti fatti con la prima e 62% con la seconda; ma anche 51 vincenti, 27 errori gratuiti, 25 punti in 33 discese a rete e 126 punti complessivi. Rafa si è arreso con 10 ace, 4 doppi falli, il 64% di prime con cui ha fatto il 74% dei punti, 32 vincenti, 25 gratuiti e 117 punti complessivi.
NUMERI — Per Federer è la 16esima vittoria in 40 confronti diretti con Nadal, una vittoria storica che lo lancia alla sua 31esima finale Slam a 16 anni di distanza dalla prima volta a Wimbledon 2003. Nella finale di domenica Roger troverà Novak Djokovic. Sarà il loro 48esimo incontro con un bilancio di 25 vittorie a 22 per Nole. Sarà la loro quinta finale Slam: Federer ha vinto la prima all’US Open nel 2007, Djokovic ha vinto nel 2014 la finale di Wimbledon in 5 set e nel 2015 le finali di Wimbledon e US Open.
nadal djoko federer