fazio cazzullo
Renato Franco per il Corriere della Sera
«Sarà un anno televisivo complesso, con una concorrenza mai vista e una frammentazione degli ascolti ancora più marcata. Ormai il pubblico under 25 si è trasformato geneticamente, la sua richiesta si è indirizzata sempre più verso la tv on demand. Nessuno di loro è abituato ad aspettare un programma televisivo come facevano le generazioni precedenti».
cottarelli
Tempi duri per la tv generalista, ancorata a modelli desueti e schemi novecenteschi. Intervistato da Aldo Cazzullo, Fabio Fazio si racconta senza sconti, con ironia e qualche tocco di nostalgia, nell' incontro conclusivo del Tempo delle Donne ieri sera alla Triennale di Milano.
Sono 35 anni che il conduttore è uno dei volti della nostra televisione (la «colpa» è di Raffaella Carrà che nel 1983 lo fece debuttare in Pronto Raffaella, faceva le imitazioni). Aggiunge: «Noi siamo molto antichi, anche nel modo di scannarci sugli ascolti.
Ormai contano anche le visualizzazioni, gli streaming, i commenti su Twitter, i like su Instagram».
È l' occasione per parlare di passato ma anche di futuro.
La nuova stagione di Che tempo che fa (con la costola del lunedì, Che fuori tempo che fa) parte il 23 settembre.
da fazio tre direttori piu michele serra
La novità è la presenza di Carlo Cottarelli, l' ex commissario straordinario alla revisione della spesa pubblica: «Stiamo assistendo a un sommovimento mondiale, sta vincendo un atteggiamento di pancia, un' ondata di superficialità emotiva e di aggressività - analizza Fazio -. La presenza di Cottarelli è un modo per mettere un punto fermo, per essere laici e oggettivi in un momento di scarsa razionalità. Penso sia un dovere del servizio pubblico offrire un' analisi competente su temi che interessano tutti i cittadini».
La cifra del programma rimane quella che si adatta allo stile di Fazio: «Cercheremo come sempre di raccontare il Paese attraverso i suoi protagonisti, in modo né aggressivo né partigiano».
fabio fazio moana pozzi
Non è affatto elusivo sul suo contratto, tema che scalda sempre la politica: «Sono stato molto fortunato nella mia carriera, ho firmato contratti importanti. La mia ultima dichiarazione dei redditi è di oltre 2 milioni di euro, di cui come è giusto che sia pago la metà in tasse. Però c' è una cosa che trovo inaccettabile: che il denaro diventi l' unica scala di valori per poter avere un' idea o un' altra. Il denaro non può essere una condanna per rinnegare tutti i valori con cui sono cresciuto».
Snocciola anche altri numeri: «Che tempo che fa ha guadagnato un punto e mezzo in più rispetto all' anno scorso, costa un terzo rispetto a una fiction, è pagato interamente dalla pubblicità, ha vinto 27 serate su 32. Sono fiero che la mia azienda abbia guadagnato da questa operazione». Inviterà Salvini? «Io lo invito sempre, è lui che non vuole venire". Il tema della quinta edizione del Tempo delle Donne è la felicità, i tempi potrebbero essere migliori: «La politica ragiona in termini di economia, i media parlano di cronaca. Di felicità si discute sempre meno, sembra un lusso, è espulsa dalla nostra società. Io sono felice quando sono i montagna».
fabio fazio moana pozzi
L' amarcord della sua carriera passa attraverso i suoi programmi e i suoi incontri. Come quello con Moana Pozzi: «Ho l' immagine di una persona dall' animo molto gentile e il ricordo di una foto vicino a lei che non mi lasciò indifferente: avevo 19 anni, ma i 19 di Savona sono i 15 di Milano...».
Non può mancare Mike Bongiorno: «Sono stato suo vicino di casa per tanti anni, ci siamo frequentati e con lui ho costruito un rapporto di grande e sincero affetto».
SCAZZO A IN ONDA TRA CLAUDIO BORGHI E CARLO COTTARELLI
Il primo Sanremo, era il 1999: «Una sera gli ospiti erano il fratello di Bill Clinton e Gorbaciov, in sala c' erano solo servizi segreti russi e americani... Ricordo un pranzo con Gorbaciov, la cosa che mi rimase impressa è che lui fosse stupito che i grissini fossero impacchettati. Sì, in effetti non è un gran ricordo».
filippa lagerback daniele bossari mara venier fabio fazio