Mario Sconcerti per il Corriere della Sera
CR7
È il momento vero di Cristiano Ronaldo. Se è stato preso per vincere la Champions, ora tocca a lui. Si può fare?
Quanto c' è di automatico?
Penso due cose: Ronaldo è la miglior prima punta al mondo, l' Italia lo ha migliorato, lo costringe a cercare il pallone in più parti del campo. Il paragone con Messi è diventato un po' vecchio, Messi parte ormai da lontano, si è trasformato in un altro giocatore, più maturo, meno elettrico, sempre decisivo, ma con pochi punti in comune con il vecchio avversario. L' altro protagonista è Simeone. È eccezionale il suo lavoro all' Atletico, non meno di quello di Allegri alla Juve.
simeone griezmann
Allegri aveva e ha più qualità da gestire, ma Simeone ha tenuto sempre l' Atletico in un' élite che gli era abbastanza sconosciuta.
È probabile che Allegri cercherà di sorprendere Simeone attaccandolo con criterio, cioè senza scoprirsi troppo ma con velocità, facendo pesare quasi soltanto la differenza tecnica. È sintomatica la fretta con cui ha annunciato che giocherà Dybala, una scelta che indirizza la partita. Se ci sarà anche Cancelo, la Juve sarà un po' leggera in difesa, due soli veri marcatori e soprattutto una fascia destra quasi libera. L' Atletico ha davanti in campionato solo il Barcellona, ma il suo secondo posto è il più basso tra i grandi tornei nazionali (47 punti). È molto organizzato, non perfetto. Raccoglie molto, gioca abbastanza.
allegri
Un avversario difficile perché può starti a tratti alla pari sulla tecnica e alle volte saper correre di più. Le vere differenze della Juve, oltre Ronaldo, sono Pjanic e la forza di Chiellini.
Mi sembra meno sicuro Szczesny rispetto ai tempi della Roma. Simeone gioca senza dare troppi riferimenti, Morata è un centravanti instabile, Griezmann un fuoriclasse autentico. La morale è che possiamo assistere anche a una partita che non si accenderà, sono due squadre che amano prima di tutto bloccare l' avversario. Ma se la sorte dovesse portarle al combattimento puro, diventerebbe una grande gara, quasi epica, in cui la Juve potrebbe contare su ricambi migliori (Douglas Costa e Bernardeschi, ma anche De Sciglio). Morale finale: 55% a 45 per la Juve.
ARRIGO SACCHI
Arrigo Sacchi per la Gazzetta dello Sport
CR7
Serata di Champions, in scena due favorite per la vittoria finale, la Juventus di Allegri a Madrid contro l' ostico Atletico e il Manchester City di Guardiola in Germania con lo Schalke. Entrambe le squadre, pur praticando un calcio diverso, hanno la qualità per vincere questa prestigiosa competizione. I bianconeri di Allegri arrivano a questo incontro in buone condizioni di forma al contrario dei propri rivali. A questi livelli chi non è all' 80-100% della condizione difficilmente vince.
MOMENTO DIFFICILE I Colchoneros hanno perso ultimamente contro il Betis Siviglia, sono stati strapazzati nel derby con il Madrid, hanno vinto l' ultima partita su autogol con il «piccolo» Rayo Vallecano disputando un brutto incontro dove si sono salvati solamente i soliti Oblak e Griezmann.
griezmann
Quest' ultimo è un grandissimo giocatore ma il calcio è uno sport di squadra e senza l' aiuto dei compagni è difficile anche per lui esprimersi al meglio. L' Atletico Madrid con l' avvento importante di Simeone (un tecnico che dà la vita al calcio) è sempre stato un avversario difficile e spigoloso, ora forse sta vivendo il peggior momento della gestione del tecnico argentino.
MENO DETERMINATI Il gioco non scorre più con fluidità, lo spirito di squadra si è affievolito, così come la rabbia agonistica e l' organizzazione difensiva. Inoltre ci sono molti giocatori infortunati o reduci da infortuni come: Diego Costa, Savic, Koke, Lucas Hernandez. Ma l' assenza più grande è la diminuzione della feroce determinazione che aveva sempre contraddistinto le loro partite. In ogni caso l' incontro non sarà semplice per la Juventus anche se oggi appare meno dura di due o tre mesi fa.
macron griezmann
Gli esperti e forti giocatori juventini non cadranno nelle provocazioni, non temeranno il calore del tifo colchonero, forse sapranno sfruttare l' appannamento di forma dei Rojiblancos aggredendoli onde demoralizzarli ulteriormente. Essere passivi, lasciargli il dominio del gioco, subire il pressing dei propri avversari, potrebbe rianimarli e fargli ritrovare le certezze che oggi non posseggono o hanno smarrito. Allegri è un allenatore d' alto livello con le idee chiare, un tattico raffinato che sa perfettamente cosa fare, pertanto saprà gestire, come ha fatto sempre, nel migliore dei modi la sua squadra.
CR7
CRESCITA CONTINUA La Juventus rincorre da tempi questa coppa, potrebbe essere l' anno buono, non le manca nulla per riuscirci. Il club è per competenza, organizzazione, leadership e fatturato tra i migliori del mondo. Allegri si sta dimostrando uno degli allenatori più bravi e con capacità gestionali elevate. La squadra era già grande e tutti gli anni si è rafforzata pur cambiando e sostituendo giocatori importanti che apparivano insostituibili, come: Higuain, Pogba, Tevez, Pirlo, Vidal, Bonucci (poi rientrato), Buffon e altri.
Ora è arrivato il fuoriclasse Ronaldo, un grande colpo per migliorarsi attraverso un eccezionale talento con una straordinaria professionalità.
arrigo sacchi
C' è tutto per vincere, ma qui in Italia si vince prevalentemente con un calcio prudente e difensivo basato prevalentemente sulle qualità dei singoli. In Europa la storia ci dice che si vince, in generale, con un calcio offensivo, di dominio e collettivo, come dimostrano le diciassette vincenti degli ultimi 20 anni: Real Madrid 6 vittorie, Barcellona 5, Milan 2, Bayer 2, Manchester United 1, Liverpool 1. Tutti questi team praticavano un calcio di squadra che non negava la bellezza del gioco ma ne faceva un valore.
La vittoria è importante ma quanto l' aiuta e l' amplifica il giocare bene. In bocca al lupo Bianconeri.
CR7 GEORGINA SCZESNY 1 allegri
oblak