FB33, più che CR7. Bernardeschi decide la prima partita del campionato con un gol al 93'. La Juventus vince rimontando il Chievo che era riuscito ad andare in vantaggio grazie al rigore di Giaccherini. L'autogol di Bani e il 3-2 dell'ex viola chiudono il match, fino a quel momento dominato dalla figura di Cristiano Ronaldo. Il grande protagonista del pomeriggio di Verona.
chievo juve 2-3- bernardeschi
Il primo minuto della nuova Serie A è invece muto. I secondi di silenzio per ricordare le vittime della tragedia di Genova vengono interrotti dagli applausi del Bentegodi, uniti nella memoria. Poi Chievo-Juventus, la prima partita del campionato 2018/2019. Un milioni di euro di incasso. Uno stadio quasi pieno, esclusa la curva Sud, per l'esordio di Cristiano Ronaldo in serie A.
Prima degli applausi per CR7, ci sono i fischi. Per Bonucci. Il difensore tornato dal Milan tocca palla prima dell'attaccante, il primo attore a uscire dal sipario della partita si becca la punizione per il suo anno vissuto lontano da Torino. Khediraperò azzera ogni questione. Come lo scorso anno è lui a segnare al Bentegodi. Punizione, colpo di testa di Chiellini, respinta e sinistro che batte sorrentino. Tre minuti, Juve già avanti. Là, oltre la linea del centrocampo dove per 10 minuti si gioca la partita.
chievo juve giaccherini
Il primo numero di Ronaldo è all'8': sulla fascia sinistra accende la tribuna e solo per un paio di saltelli sul pallone per distrarre l'avversario. Radovanovic ci prova al 14': tiro dal limite che sfiora il palo. Come dire, ci siamo anche noi. Giusto, però al 18' bisogna segnalare il primo tiro italiano di Cristiano Ronaldo: assist di Cuadrado, destro non potente che flirta con il palo alla destra di Sorrentino. Seconda conclusione al 30': sinistro coraggioso appena entrato in area ma la posizione è quasi impossibile, tiro alto. A proposito di gesti impossibili. Al 32' Cristiano Ronaldo accenna a un grande classico. La rovesciata. L'intenzione è la stessa di qualche mese fa in Champions League con la maglia del Real ma il risultato è diverso. Gesto rimandato al prossimo cross.
Minuto 37, impennata di problemi alla cervicale. Chi stava fisso con lo sguardo dalla parte di CR7 è costretto a girarsi all'improvviso. Stepinski stacca di testa in area e pareggia i conti. Il calcio, ah, che bello. Al riposo si va sull'1-1.
chievo juve cristiano ronaldo
La ripresa comincia con una sventola di Cristiano Ronaldo respinta da Sorrentino. Ma continua con un altro colpo di scena. Giaccherini entra in area Juve, Cancelo interviene sull'esterno del Chievo. Calcio di rigore. E l'ex Juve (e Napoli) spiazza Szczesny dagli undici metri. Entra in campo Bernardeschi (per Cuadrado), entra su CR7 Radovanovic: primo giallo per un fallo ai danni del portoghese.
Tocca anche a Mandzukic allungare la statura dell'attacco juventino. CR7 ci riprova al 66': sempre Sorrentino che respinge. Due minuti dopo ci pensa Cacciatore a fermare la traiettoria dell'ennesima conclusione di Ronaldo. Cristiano fa anche gli assist: cross per Mandzukic al 71', conclusione di testa a lato. A proposito di testa, c'è quella di Bani al 30' a rimettere involontariamente a posto gli equilibri: angolo di Bernardeschi, salta Bonucci davanti al difensore del Chievo che devia verso la propria porta.
chievo juve cr7 - 2
La Juve non si ferma, ancora CR7 su punizione ma il primo gol in Italia non arriva. A 4 minuti dalla fine scontro in area tra Ronaldo e Sorrentino, la palla finisce a Mandzukic che di testa segna grazie alla segnalazione della goal line. Nel frattempo però il portiere del Chievo resta a terra per uno scontro con il portoghese che aveva anche toccato il pallone con il braccio. Pasqua dopo aver consultato il Var decide per il calcio di punizione per i padroni di casa. E' Bernardeschi a chiudere la partita: al 93' l'ex viola risolve in area di rigore dopo un cross di Alex Sandro.
PELE'
PELE, AUGURI A RONALDO
Da gazzetta.it
Anche Pelé avrebbe potuto vestire la maglia della Juventus. Fantascienza? Nient'affatto. E' lo stesso tre volte campione del mondo con il Brasile a raccontare il particolare aneddoto sul proprio profilo Instagram: "Se le cose fossero andate diversamente, anche io sarei stato un giocatore della Vecchia Signora".
Ebbene sì, l'allora presidente Umberto Agnelli lo contattò per offrigli un contratto quando ancora Pelé doveva compiere 21 anni, ma era già una stella affermata, nonché campione del mondo in Svezia nel 1958: "Una sera a cena nel 1961 il presidente della Fiat offrì un milione di dollari a quello del Santos per avermi, ma ho deciso di restare". Il post, che si può leggere di seguito, è stato scritto per augurare buona fortuna a CR7 a poche ore dal debutto ufficiale in Serie A sul campo del Chievo, e non poteva di certo mancare l'augurio di una delle più importanti - se non la più importante - leggende di questo sport.
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