Da gazzetta.it
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La parola ritiro accostata oggi a Cristiano Ronaldo stride e spaventa. Eppure, a margine della presentazione del suo profumo Play it Cool a Torino, il campione della Juventus ha parlato di sé andando oltre la retorica. E oltre il calcio. Spiegando cosa conti davvero nella vita. "Amo ancora il pallone, mi piace far divertire i tifosi e chiunque sia legato a me. Non è una questione di età, dipende tutto dalla mentalità — ha dichiarato a SportBible —.
Negli ultimi cinque anni ho iniziato a percorrere una strada che mi vede lontano dal calcio, quindi chi può sapere che cosa accadrà tra uno o due anni?". Ronaldo si riferisce ai suoi tanti investimenti che lo vedono ormai manager di lusso (dai profumi all'intimo, dai ristoranti agli hotel) e che finora ha sempre gestito accanto al pallone. Ma sentirgli dire "uno o due anni" fa comunque effetto.
CR7 IN LACRIME
Cristiano poi ragiona sulle differenze tra fare il calciatore e l'uomo d'affari: "Bisogna sempre credere in se stessi. Nel calcio ho maggior controllo, so cosa posso fare. Nel business è più difficile, dipendi dagli altri, ma io ho un gran team e sarà una bella sfida". Quindi vuole un diventare numero uno anche fuori dal campo? "Sono serviti molti anni di duro lavoro, sacrifici e passione per raggiungere quello che ho oggi nel calcio. Fuori non sono ancora a quei livelli, ma sono un tipo competitivo e non mi piace essere il numero 2 o il numero 3. Io voglio essere il numero uno. E ce la farò, al centro per cento".
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