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    NO PASS, NO MENSA - CRESCE LA POLEMICA NELLE AZIENDE CHE CONSENTONO L'ACCESSO IN MENSA SOLO CON IL GREEN PASS: DOMANI NEL TORINESE LA HANON SYSTEM HA PROCLAMATO DUE ORE DI SCIOPERO - LA CISL: "SI DISCRIMINANO I LAVORATORI E SI VIOLA LA LORO PRIVACY, METTENDOLI ALLA GOGNA DAVANTI AI COLLEGHI SENZA CONSIDERARE I MOTIVI PER CUI QUALCUNO NON HA ANCORA FATTO IL VACCINO" - PROTESTA ANCHE IL MONDO DELLA SCUOLA...


     
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    1 - PROTESTE E SCIOPERO SI ALLARGA IL FRONTE CONTRO IL GREEN PASS

    Grazia Longo per "la Stampa"

     

    green pass francia 3 green pass francia 3

    Mentre in Francia si adottano misure sempre più rigide per il Green Pass, rendendolo obbligatorio anche nei bar e nei ristoranti all'aperto, in Italia cresce la polemica di chi lo boicotta. Soprattutto sui luoghi di lavoro.

     

    Nel Torinese, a Campiglione Fenile, per domani sono proclamate due ore di sciopero, con uscita anticipata su tutti i turni, alla Hanon System. Lo ha deciso la Rsu Fim-Cisl per protestare contro l'annuncio dell'azienda, specializzata in componenti elettronici, di consentire l'accesso alla mensa solo ai dipendenti in possesso di Green Pass.

     

    green pass green pass

    Davide Provenzano, leader della Fim-Cisl Torino, incalza: «Si discriminano i lavoratori e si viola la loro privacy, mettendoli alla gogna davanti ai colleghi senza considerare i motivi per cui qualcuno non ha ancora fatto il vaccino».

     

    Venti di protesta anche nel mondo della scuola. In una nota unitaria i sindacati dichiarano: «Basta diktat, la scuola non si riapre per decreto. Serve il confronto». E spiegano: «La decisione di adottare il Green Pass per il personale scolastico, con relative sanzioni in caso di inadempienza, è stata assunta dal governo in modo unilaterale, nonostante amministrazione scolastica e sindacati siano da tempo impegnati a trovare soluzioni utili per far ripartire la scuola in presenza. Anche per questa ragione, in una categoria già vaccinata al 90%, il provvedimento assunto sta alimentando forti tensioni, come spesso accade quando si assumono decisioni frettolose e radicali».

     

    meme su draghi e green pass meme su draghi e green pass

    L'altissima percentuale del personale della scuola che responsabilmente si è sottoposto alla vaccinazione, «pone oggi le premesse per gestire senza inaccettabili forzature e tensioni una situazione già affrontata allorquando non si disponeva del vaccino», affermano le sigle sindacali.

     

    E non va bene neppure sul fronte degli steward incaricati di eseguire i controlli negli stadi e negli eventi legati allo spettacolo. Secondo la circolare del Viminale dovranno controllare i Green Pass all'ingresso e richiedere l'esibizione di un documento di identità in caso di evidenti incongruenze o anomalie, ad esempio una donna che mostra il certificato verde a nome di un uomo.

     

    green pass green pass

    Ma Ferruccio Taroni, presidente dell'Associazione delegati alla sicurezza, stigmatizza: «La circolare del Viminale genera errate interpretazioni. Stiamo suggerendo e continueremo a suggerire ai delegati della gestione degli eventi, durante i Comitati per l'ordine pubblico, di usare persone diverse, quindi non steward, per il controllo del Green Pass. Noi interverremo solo nei casi in cui sarà necessario esibire il documento di identità. Gli steward sono già pochi per controllare i biglietti. Le società dovranno avvalersi di volontari, come uomini delle forze dell'ordine in pensione».

     

    2 - «SENZA CERTIFICAZIONE FUORI DALLA MENSA» PRIMO CASO A TORINO. E SCATTA LO SCIOPERO

    Giacomo Nicola per "il Messaggero"

     

    VERIFICAC19 - L'APP PER VERIFICARE IL GREEN PASS VERIFICAC19 - L'APP PER VERIFICARE IL GREEN PASS

    Il Green pass debutta in mensa e nelle aziende si annunciano proteste e scioperi. Uno scontro che coinvolge ormai tutta Italia. Il presidente dell'Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli ha già chiesto 8mila assunzioni nelle segreterie per fare i dovuti controlli. Perché le mense non sono solo aziendali ma anche scolastiche.

     

    Andrea Laguardia, responsabile del settore ristorazione di Legacoop, ha spiegato di aver chiesto delucidazioni ai ministeri interessati a partire dallo scorso 23 luglio, senza però ottenere alcuna risposta: «Ora rischiamo il caos. Siamo molto preoccupati per quello che succederà nelle imprese e negli uffici. Temiamo che molte aziende, per non avere problemi, chiudano le mense».

     

    GREEN PASS GREEN PASS

    Uno dopo l'altro nelle aziende si annunciano scioperi. Due ore con uscita anticipata su tutti i turni di lavoro, domani, alla Hanon Systems di Campiglione Fenile, in provincia di Torino. La protesta, indetta dalle Rsu della Fim-Cisl, riguarda appunto l'esclusione dalla mensa aziendale per i lavoratori sprovvisti di pass, annunciata dalla direzione risorse umane ai 600 dipendenti lo scorso 3 agosto.

     

    covid scuola covid scuola

    I lavoratori non vaccinati dovranno consumare il pasto all'aperto e questo ha fatto insorgere il sindacato, che, pur favorevole alla profilassi anti Covid, definisce «grave questa decisione, in quanto frutto di una mera ed errata interpretazione del Decreto Legge 105 del 23 luglio 2021». La Fim-Cisl chiede un ticket «a titolo di risarcimento per il danno subito». Anche la Stamet di Feletto, stampaggi metallici e verniciature, 150 addetti, ha diffuso una circolare ricordando che l'accesso ai locali mensa al chiuso è riservato a vaccinati, guariti o possessori di tampone negativo.

     

    Scuola Covid Scuola Covid

    «Nel decreto appena pubblicato non è chiara la norma, e in un'azienda in cui si applicano protocolli Covid non vedo perché debba essere obbligatorio il Green pass quando per entrare non mi viene chiesto», commenta Arcangelo Montemarano della Fim Cisl. Dunque perché l'astensione dal lavoro in difesa della mensa per i non vaccinati? «Perché si crea una riserva di lavoratori senza Green pass, e questo è alquanto discriminatorio», dice Davide Provenzano, numero uno della Fim Cisl di Torino.

     

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    LA LETTERA Sul fronte scuola, ieri i sindacati tutti insieme hanno scritto al governo: «Basta diktat, la scuola non si riapre per decreto», il leit motiv. La protesta riguarda soprattutto le pesanti sanzioni previste per chi non si adegua: il mancato rispetto di vaccinazioni o tamponi è considerato assenza ingiustificata e dal quinto giorno scatta la sospensione per l'insegnante o il bidello con perdita della retribuzione. Mentre multe salate dai 400 ai mille euro sono a carico dei presidi, in caso di mancato controllo.

     

    Covid Scuola Covid Scuola

    «Il Green pass è uno strumento a tutela della salute di tutti, in particolare dei più fragili, non una misura punitiva», ha risposto il ministro Patrizio Bianchi. «Ringrazio il personale scolastico che ha aderito con percentuali molto alte alla campagna vaccinale mostrando grande serietà e responsabilità. La vaccinazione è un elemento fondamentale per il rientro a scuola in sicurezza e in presenza. La riapertura della scuola in presenza e in sicurezza è davvero l'obiettivo di tutto il governo». Ma il caos continua a regnare un po' ovunque.

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