Monica Rubino per www.repubblica.it
vito crimi reggente del m5s by osho
Novità fra i cinquestelle a palazzo Madama: la scorsa settimana il gruppo ha votato la modifica del Regolamento. Le decisioni non passeranno più solo sull'indicazione del capo politico, sentiti i capigruppo. L'assemblea diventerà deliberante e i senatori - spiega una fonte parlamentare del gruppo al Senato - potranno presentare proprie mozioni. Di fatto, dunque, la linea politica decisa in assemblea sarà vincolante e il capogruppo dovrà mediare la posizione con il capo politico.
VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE
Che potrà sempre decidere in maniera difforme rispetto all'assemblea nella consapevolezza, però, di non avere l'appoggio del gruppo. Analoga direzione stanno prendendo anche i deputati cinquestelle, che si preparano a una modifica simile a quella dei colleghi del Senato. L'iniziativa nasce dai senatori Emanuele Dessì, Mattia Crucioli e Primo Di Nicola, che avevano concepito le modifiche quando il capo politico era Luigi Di Maio. Ma le conseguenze di questo cambiamento si abbatteranno sul capo pro tempore Vito Crimi, accusato da molti grillini di non essere abbastanza incisivo nelle decisioni.
luigi di maio vito crimi
"Parlare di ridimensionamento o addirittura commissariamento del capo politico Vito Crimi è però fuorviante", chiarisce Dessì, che aggiunge: "Lo Statuto e il Codice etico del M5S stabiliscono che il capo politico decide la linea del Movimento sentiti i capigruppo di Camera e Senato. Il nuovo regolamento aiuta i capigruppo ad avere più chiara la posizione del gruppo stesso. E' un processo maggiormente partecipativo, democratico e trasparente per dare chiare indicazioni a chi di dovere - capo politico in testa - circa l'indirizzo che vogliamo dare ai vari provvedimenti".
emanuele dessi alessandro di battista
Di fatto, conclude ancora il senatore pentastellato, "con il nuovo regolamento abbiamo puntualizzato alcuni passaggi che riguardano il funzionamento dei gruppi parlamentari, riducendo i quorum sia per la partecipazione all'assemblea sia per la votazione dei temi. Adesso l'assemblea si può convocare con un terzo dei senatori e la votazione viene fatta a maggioranza dal 50% dei presenti. C'è quindi la possibilità di portare in votazione più delibere".
PRIMO DI NICOLA
Uno dei nodi che destano maggiori polemiche all'interno dei cinquestelle è quello sulle alleanze con il Pd per le elezioni regionali. Sotto traccia le proteste nel Movimento di chi non è disponibile ad intese con i dem in Puglia e nelle Marche, dopo l'avallo dato al candidato del centrosinistra Ferruccio Sansa in Liguria. "Bisogna ascoltare i territori", la tesi di chi intende frenare qualsiasi operazione che punti ad un'alleanza strutturale con il Partito democratico. Ma la tensione rischia di investire anche gli attuali vertici. Circola l'ipotesi di un documento politico con l'obiettivo - spiega un deputato M5s - "di evitare uno scivolamento a sinistra del Movimento". Di Maio si è limitato a criticare la scelta di Sansa in Liguria ma l'intenzione dei suoi fedelissimi alla Camera e al Senato sarebbe quella di chiedere al più presto la convocazione degli Stati generali, di evitare che possano tenersi nel 2021.
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