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    “UNO, DUE, TRE: VAFFANCULO!” - CRISTIANA LAURO: “AMICI E AMICHE VITTIME DI SESSISMO E BULLISMO SUI SOCIAL: REGOLA NUMERO UNO, NON PRENDETEVELA TROPPO CHÉ VI FATE IL SANGUE AMARO. PERÒ PER CASI GRAVI E RIPETUTI, INFORMATE SEMPRE LO STUDIO CHE CURA I VOSTRI INTERESSI. MA ANCHE LA POLIZIA POSTALE CHE LAVORA MOLTO BENE.  SE SONO SOLO QUATTRO CRETINI, INVECE, BASTA LA REGOLA DEI TRE SECONDI PER MANDARTI AFFANCULO…”


     
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    cristiana lauro foto di bacco (1) cristiana lauro foto di bacco (1)

    Cristiana Lauro per Dagospia

     

    L’ argomento del sessismo e del bullismo sui social è delicato e controverso, poiché affrontato principalmente da un popolo di gente che predica bene e razzola malissimo. In teoria sono tutti d’accordo che sia ora di dire basta a tutto questo schifo. In pratica però dilagano i cattivi costumi di chi, con nome fasullo e bio tarocche dà il via, ripetutamente, a una scia di prepotenza inaudita, molto pericolosa.

     

    Già, perché l’amministratore di una pagina Facebook - creata apposta per prendere per i fondelli alcune persone e principalmente le donne, tanto per fare un esempio - pensa di potersi sfilare da qualsiasi responsabilità con la scusa della satira. Ma quale satira?

     

    Nel frattempo attira commenti ingiuriosi e diffamatori che, in caso di esondazione, vengono rimossi dall’anonimo amministratore della pagina, dopo essersi diffusi attraverso la lettura di un folto numero di utenti.

    CRISTIANA LAURO CRISTIANA LAURO

     

    Tuttavia l’admin (il suddetto amministratore), tanto anonimo non è, giacché la piramide dei social non è gestita da sprovveduti. E i controllori non sono dei pirla. Quindi in caso di scivolata illegittima, si può risalire al primo idiota che ha lanciato il sasso nello stagno e, di conseguenza, alla catena di nickname (pseudonimi) che ha orientato la macchina del fango nei confronti di una persona.

     

    Solitamente di sesso femminile, bella presenza e buona capacità di gestione della propria immagine. Chi si attacca più facilmente al carro sputaveleno sono, purtroppo, le donne, ovvero le peggiori nemiche delle donne.

     

    La chiamano satira? Non lo è perché da Forattini a Vauro, a Maurizio Crozza, la satira si è sempre firmata e ci ha messo la faccia.  Andrea Petrini, esperto di vini, editore del fortunato sito Percorsi di Vino - da sempre sensibile al discorso del sessismo e del bullismo sui social - dice: “Fare arrabbiare i potenti ci sta, ma devi mettere nome e cognome, consapevole dei rischi penali che possono derivare”.

     

    cristiana lauro e dago foto di bacco cristiana lauro e dago foto di bacco

    Succede, di solito, che l’amministratore linguacciuto del gruppo ciarliero - social/pettegolo - passi le sue giornate a setacciare i profili degli altri (anziché lavorare per l’azienda che gli dà da mangiare ) e poi spari giù un meme che mette in mezzo persone ignare e non di rado le donne. Da lì in poi si scatena l’inferno.

     

    Mi hanno scritto ragazze che hanno pianto per giorni, sono state malissimo e questo non va bene, quest’onda di fango deve finire perché, ripeto: non è satira. La satira si firma, ci mette la faccia, rischiando reazioni penali.

     

    Amici e amiche vittime di sessismo e bullismo: regola numero uno, non prendetevela troppo ché vi fate il sangue amaro. Però per casi gravi e ripetuti, informate sempre lo studio che cura i vostri interessi. Ma anche la polizia postale che lavora molto bene.  Se sono solo quattro cretini, invece, basta la regola dei tre secondi per mandarti affanculo. Uno, due, tre: vaffanculo!

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