Claudio Cartaldo per il Giornale
CAMPO ROM
Un bambino rom ha colpito con un pallone una pecora alla periferia di Roma e il pastore sardo lo avrebbe accecato con una canna di bambù.
Una vicenda tragica che si sarebbe consumata nei dintorni del campo nomadi di Via Salone, nei mesi scorsi finito sulle prime pagine dei giornali per furti, rapine e cumuli di spazzatura in fiamme.
Il 22 dicembre scorso, scrive il Messaggero, un bambino rom di 8 anni stava giocando a pallone con un amico su un prato attorno al campo nomadi quando con una pallonata avrebbe colpito una delle pecore del pastore sardo che pascolava nel giardino di fianco. L'uomo, secondo l'accusa, sarebbe uscito di casa brandendo una pistola e una canna di bambù.
PECORA CAMPO NOMADI
Prima avrebbe sparato un colpo in aria per spaventare i due bambini, poi li avrebbe rincorsi per diversi metri e una volta raggiunti avrebbe colpito il piccolo con la canna cavandogli un occhio. Inutile la corsa all'ospedale, le lesioni sono così gravi che il bambino non potrà più utilizzare l'occhio. O almeno questo è ciò che raccontano i familiari della vittima.
Ieri il pastore è stato arrestato e si trova ai domiciliari su richiesta del pm Elisabetta Ceniccola. Sul suo capo pendono le accuse di uso di arma con la matricola abrasa e lesioni gravissime. Domani il gip in sede di incidente probatorio ascolterà il bambino e i familiari, mentre il pastore accusa i piccoli rom di averlo derubato di un agnellino la sera prima dell'incidente. L'uomo inoltre ammette di aver sgridato i due rom e di averli inseguiti sparando il colpo di pistola. Ma nega del tutto l'aggressione e ritiene che il bambino si sia fatto male inciampando durante la fuga.
PECORA CAMPO NOMADI