DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Conchita Sannino per "la Repubblica"
I suoi segreti fanno paura. E intorno al suo nome si fa il vuoto. Se davvero Federica Gagliardi, l'ex dama bianca al seguito di Silvio Berlusconi, fermata giovedì a Fiumicino con 24 chili di cocaina purissima stipati nel suo trolley, è stata reclutata da una rete di trafficanti internazionali, come ritiene la pubblica accusa, aveva tutte le carte in regola per diventare Lady droga. La dama preferita dai narcos, e forse anche da consumatori eccellenti di coca.
I MILLE VOLTI DI FEDERICA
Frequentatrice del mondo dello spettacolo e della finanza, amante della bella vita con puntate costanti tra Ibiza, Saint Tropez, Formentera, in contatto con attrici, soubrette, cantanti, dalla Caprioli alla Mosetti con cui cinguetta continuamente su Twitter (tutti ovviamente estranei all'inchiesta), soprattutto ben introdotta ai piani alti della politica.
Colpisce, sempre tra i tweet, l'annuncio che avrebbe partecipato al convegno su usura e crimine tenuto lo scorso giugno alla Scuola superiore di polizia: «Interverrò anche io come esponente di Alleanza democratica», scrive. Prima, c'era stata la stagione delle incredibili missioni internazionali al fianco del Cavaliere, nel 2010 (tappe prima al G8 di Toronto, in Canada, poi a Panama e in Brasile), fino all'amicizia con lo spregiudicato Francesco Maria Orsi, ex fidatissimo consigliere del sindaco di Roma Alemanno, oggi sotto processo per una truffa da un milione e già prosciolto da accuse per festini di droga con prostitute.
LA POSSIBILE SVOLTA
Il nome della Gagliardi ora scotta. «Amici? No mai», dicono tutti quelli che l'hanno frequentata, aiutata a scalare posizioni. Trema la Roma dei salotti, della politica e dello showbiz. Anche perché si apre la settimana che potrebbe essere decisiva per l'inchiesta napoletana che ha portato alla sua cattura.
Lei, da una cella di Civitavecchia, inoltrerà nelle prossime ore la richiesta di essere interrogata dal pm, come conferma il suo avvocato Nicola Capozzoli. Filtra poi la notizia che gli indagati sarebbero una decina. Tra loro, la Finanza avrebbe individuato il broker internazionale, mediatore dei megaacquisti di coca, cui sarebbe molto legata la Gagliardi.
L'OMBRA DI UN GIRO DI ESCORT
Ma chi è l'uomo che rifornisce la Gagliardi? E che rapporto ha con le mafie italiane? La rampante Federica è in uno stato di prostrazione quando racconta la sua versione, dal carcere: «Ero andata in Sudamerica per accompagnare un uomo di affari in viaggio di lavoro. A Caracas ero ospite di ambienti governativi, funzionari di Stato. Ma, prima di lasciare l'albergo, mi è stato detto che avrei dovuto portare dei documenti. Mi sono fidata. Solo a Fiumicino, aperto il trolley, ho capito che l'avevano manomesso».
Federica potrà dimostrare, come spiega al suo legale, che è stata vittima di un clamoroso colpo di ignoti trafficanti? Se non fosse così, l'indagata eccellente rischia una condanna pesantissima: oltre dieci anni di carcere. Chissà che non provi a fare mente locale sui suoi ricordi.
Intanto, da Napoli, il pm Pierpaolo Filippelli continua a monitorare i clan di camorra, dal cui "ascolto" è nata tutta l'inchiesta. Sullo sfondo potrebbe esserci anche un giro di escort romane. Ambienti attraversati da ragazze pronte a tutto pur di non perdere il loro tenore di vita.
IL MISTER X ALLO SCALO
Una sola certezza, in mano agli inquirenti. «Se una persona sbarca da Caracas e sa di avere 24 chili di cocaina nel trolley, sa anche un'altra cosa: che qualcuno la salverà dai controlli», ragiona una fonte qualificata. Si rafforza l'ipotesi che ci fosse un mister X nello scalo, un uomo che avrebbe subito prelevato il carico o condotto la Gagliardi verso il passaggio "Staff only" che porta direttamente all'uscita dei voli senza passare per i varchi, tantomeno per l'olfatto dei cani antidroga.
E chissà se è stata un'altra talpa, o solo la soddisfazione di chi opera sul sequestro choc, a far trapelare la notizia che l'inchiesta madre è a Napoli. Dettaglio che non doveva uscire: se fosse rimasto segreto, avrebbe regalato più vantaggio agli inquirenti. «C'è stato comunque un danno limitato», fanno sapere dalla procura.
LO SCARICABARILE TRA VIP
Ma com'è possibile che una stagista introdotta nella politica diventi trafficante di coca? Domanda da girare a chi l'avrebbe notata nel comitato elettorale dell'allora candidata Renata Polverini. Molti hanno puntato il dito su Giulio Violati, imprenditore bene (e marito dell'attrice e produttrice Maria Grazia Cucinotta).
Ma lui è categorico: «à un'assoluta sciocchezza che sia stato io a portare la Gagliardi nel comitato della Polverini, chiaro? Lo smentisco definitivamente». E allora, chi? «Lei venne presentata alla lista civica "Insieme cambiamo" dall'allora consigliere comunale, con delega all'Ambiente di Roma, Francesco Maria Orsi. Io non so null'altro. E sono stufo di esser tirato in ballo, ho figli che non meritano questi assurdi imbarazzi, come non li merita mia moglie».
IL TRAMITE CON BERLUSCONI
"Repubblica" gira allora la precisazione ad Orsi. Personaggio controverso, secondo molti proprio l'uomo che avrebbe presentato Federica a Berlusconi, il quale aveva apposto la propria firma sui manifesti elettorali di Orsi. Il consigliere finisce nei guai nel 2011: prima un giro di droga e festini con prostitute (posizione poi archiviata), poi l'inchiesta su una colossale truffa da un milione per fantomatiche case mai consegnate agli acquirenti (procedimento per il quale è stato invece rinviato a giudizio). Anche Orsi va su tutte le furie. «Violati dice questo? Uffa, 'sta Gagliardi? Che palle!».
Scusi? «Io l'ho incontrata lì al comitato. Non so chi la portò». Eppure si dice che uscivate insieme. «Ma no, c'erano mille persone, quel comitato dietro Piazza del Popolo era un hangar». L'ha rivista poi, Federica? «Non so niente della piega che ha preso la sua vita. Ma so, ad esempio, che di recente, aveva lavorato per un candidato che sosteneva Ignazio Marino sindaco di Roma. Insomma, era tornata dal lato del Pd». Lo ha visto lei? «No, ma me lo hanno riferito persone di cui mi fido».
2. LA GRANDE PAURA DI SILVIO E LE ALLUSIONI SU FRANCESCA
Fabrizio D'Esposito per "Il Fatto Quotidiano"
Una nuova, grande paura tra Palazzo Grazioli e Arcore, le residenze del Condannato a Roma e in Brianza. Dove porta la storiaccia della Dama Bianca alias la bionda Federica Gagliardi? Il primo sfogo della Gagliardi dal carcere sembra un pizzino in piena regola: "Conoscere Berlusconi mi ha rovinato la vita". Un senso ambiguo che ha messo in allerta B. e il suo cerchio magico.
Anche perché i magistrati napoletani, Woodcock e Piscitelli, che indagano su Lavitola sentiranno presto la donna arrestata con 24 chili di cocaina e che si guadagnò il soprannome di Dama Bianca quando sbucò al fianco di B. in alcune trasferte internazionali (e dove incrociò lo stesso Lavitola). Legami, rapporti, frequentazioni saranno al centro di ulteriori verifiche, tenendo presente quello che ieri Vittorio Sgarbi ha detto su di lei in un'intervista alla Stampa: "Era un corpo e basta. E in certi ambienti quando non sei più utilizzata dal maschio padrone, vai alla deriva". Il maschio padrone. Il Condannato, ovviamente. Ma nelle sue residenze adesso c'è anche una femmina padrona, la fidanzata convivente Francesca Pascale, napoletana meno che trentenne. La fonte che ha contattato il Fatto lancia un'esca clamorosa.
"Ma la Dama Bianca conosce Francesca?". Interrogativo pleonastico. A parlare è un berlusconiano di rango che ha il dente avvelenato con la fidanzata del Cavaliere. Un'altra vittima delle epurazioni della premiata coppia Francesca & Mariarosaria, quest'ultima nel senso di Rossi, senatrice nonché segretaria Cerbero del crepuscolo berlusconiano. Secondo queste fonte la Gagliardi avrebbe frequentato le residenze di B. fino all'estate del 2012.
E avrebbe coltivato un'amicizia esclusiva proprio con la Pascale. Non è la prima volta che circolano queste voci sulla convivente del Condannato. La prima a parlarne, poi querelata e indagata per diffamazione, è stata la bulgara Michelle Bonev. Il berlusconiano indica anche alcuni posti di Roma dove le due sarebbero state viste insieme. Non solo. Un filo unico potrebbe legare la Dama Bianca ad altri nani e ballerine della corte di B. al tempo delle cosidette cene eleganti, sempre tra Palazzo Grazioli e la villa di Arcore.
Lavitola, per esempio, ma anche un'altra ineffabile coppia: Nicla e Gianpaolo Tarantini. Lâanno della Dama Bianca accanto al Cavaliere fu il 2010. La notissima trasferta al G 20 di Toronto. La Gagliardi era con B. anche nelle successive tappe a Panama e in Brasile, Stati dove prosperava Lavitola. Gli scandali della satiriasi di Berlusconi erano già esplosi e così nell'estate del 2010 il Cavaliere prese in affitto il castello di Torcrescenza, vicino a Roma. Lavitola si è più volte vantato di aver garantito la "sicurezza" a B. nel castello. In quell'estate, poi, la badante Mariarosaria Rossi allargò di parecchio il suo potere nella corte. E la Gagliardi, che ruolo aveva? La cocaina è una questione che fa capolino spesso nei festini del Condannato. Da Tarantini al bunga bunga c'è una lunga striscia bianca, sullo sfondo.
SILVIO BERLUSCONI E FEDERICA GAGLIARDI FEDERICA GAGLIARDI A PANAMA FEDERICA GAGLIARDI DA FACEBOOK FEDERICA GAGLIARDI DA FACEBOOK FEDERICA GAGLIARDI A ST TROPEZ DA FACEBOOK Federica Gagliardi in viaggio col premier FEDERICA GAGLIARDI DA FACEBOOK FEDERICA GAGLIARDI DA FACEBOOK federica gagliardiBERLUSCONI PASCALE DUDU IN AEREO LA DAMA BIANCA FEDERICA GAGLIARDI LA DAMA BIANCA FEDERICA GAGLIARDI FEDERICA GAGLIARDI DA FACEBOOK FEDERICA GAGLIARDI DA FACEBOOK
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