GIUSTIZIA SPRINT! 11 ANNI DOPO LA RICHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO, ARRIVA DALL’IRLANDA UNA ROGATORIA SUL CASO “MEDIATRADE” CHE ORMAI, ANCHE SECONDO IL PM DE PASQUALE, E’ DEL TUTTO INUTILE - LA SORPRESA ALL’UDIENZA D’APPELLO DEL PROCESSO A PIER SILVIO E CONFALONIERI

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Manuela D’Alessandro per www.giustiziami.it

 

FABIO DE PASQUALEFABIO DE PASQUALE

Alcuni processi hanno il dono di far tornare giovani e freschi di toga avvocati e magistrati. All’udienza d’appello del caso Mediatrade, imputati Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri per frode fiscale, all’improvviso ci si è trovati a correre tra i vedi prati d’Irlanda 11 anni fa.

 

Era il 2005 e la Procura di Milano chiedeva assistenza giudiziaria a Dublino per avere informazioni su alcune società ritenute coinvolte nella compravendita dei diritti televisivi e cinematografici attraverso la quale Mediaset avrebbe costruito una gigantesca frode al fisco. Per molto tempo non se n’è saputo più nulla.

 

Qualche anno dopo, Silvio Berlusconi, all’epoca premier, è stato condannato nel processo  Mediaset, ‘papà’ di Mediatrade, e per evitare il carcere ha dovuto ballare con le vecchiette in casa di cura.

 

PIERSILVIO BERLUSCONI E FEDELE CONFALONIERIPIERSILVIO BERLUSCONI E FEDELE CONFALONIERI

A processo già iniziato, il pm Fabio De Pasquale, che si è fatto applicare come pg, ha visto atterrare nel suo ufficio la benedetta rogatoria, nel frattempo passata addirittura al vaglio della corte suprema irlandese. Roba scottante, si dirà. Sul punto, le versioni di accusa e difesa divergono.

 

confalonieri con marina e piersilvio berlusconi confalonieri con marina e piersilvio berlusconi

Per Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi junior, il processo d’appello avrebbe dovuto fermarsi oggi per lasciare il tempo alle difese di analizzare le carte dalle quali, a suo dire, sarebbe emersa la prova definitiva dell’innocenza degli imputati, già sancita in primo grado. De Pasquale ha obbiettato che gli esiti della rogatoria sono ormai “del tutto irrilevanti” perché, a causa della sua “lunghezza spropositata”,

 

il teste – chiave sentito dagli irlandesi, ha detto di non ricordare più dove ha messo i documenti interessanti per l’inchiesta italiana. E’ finita che i giudici hanno respinto la richiesta delle difese lasciando così spazio alla requisitoria di De Pasquale che ha chiesto la condanna, tra gli altri, di Berlusconi junior e Fedele Confalonieri. Goodbye, Irlanda e giovinezza.