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GRÉGOIRE MOUTAUX, IL 25ENNE UN FRANCESE CHE PROGETTAVA ATTENTATI A EURO 2016, VOLEVA EMULARE BREIVIK E FARE UNA STRAGE IN MOSCHEE, SINAGOGHE, UFFICI DELLE IMPOSTE, PONTI, E LUOGHI AFFOLLATI IN GENERALE - IL RAGAZZO E’ STATO ARRESTATO IN UCRAINA E INDOSSAVA LA MAGLIETTA DELLA JUVENTUS

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

GREGOIRE MOUTAUX  GREGOIRE MOUTAUX

L'uomo con la maglia rossa della Juventus (da trasferta, stagione 2005-2006) arrestato il 21 maggio scorso in Ucraina al posto di frontiera di Yagodyn, verso la Polonia, teneva nella sua Renault Kangoo sei kalashnikov, tre lanciarazzi anti-carro, 125 chili di esplosivo, 100 detonatori e 5000 munizioni.

 

«È un estremista di destra che progettava di compiere 15 attentati in Francia durante gli europei di calcio», ha annunciato ieri in una conferenza stampa a Kiev il capo dei servizi ucraini Vassil Grytsak, soddisfatto di avere sventato una carneficina degna del terrorista norvegese Anders Breivik, e prodigo di particolari.

 

Le autorità francesi invece sono molto più prudenti. Non hanno neppure affidato le indagini alla procura anti-terrorismo. Del caso di Grégoire Moutaux, 25 anni, di professione allevatore, si stanno occupando l' ufficio di lotta alla criminalità organizzata, la polizia di Nancy e il consolato di Kiev. I francesi tendono a pensare che si tratti di traffico internazionale di armi, certo preoccupante vista l' entità dell' arsenale e la vicinanza con il via agli europei, previsto per venerdì a Parigi (Francia-Romania la partita inaugurale).

GREGOIRE MOUTAUX  GREGOIRE MOUTAUX

 

La ricostruzione offerta dall' Ucraina è piuttosto precisa (fin troppo). I loro servizi segreti SBU hanno cominciato a tenere d' occhio Grégoire Moutaux lo scorso dicembre, quando è stato segnalato nelle regioni dell' Est del Paese, il Donbass dove è ancora in corso la guerra tra forze regolari ucraine e separatisti pro-russi.

 

Moutaux si sarebbe presentato come un volontario desideroso di dare aiuto, e ha cominciato presto a fare domande su come acquistare armi da guerra. A quel punto il SBU lo ha incoraggiato, e gli avrebbe fornito parte dell' arsenale trovato nel piccolo furgone. Armi per un valore totale di 250 mila euro.

GREGOIRE MOUTAUX  GREGOIRE MOUTAUX

 

Gli uomini dei servizi lo hanno controllato per mesi raccogliendo le prove: in un video diffuso ieri dal SBU, si vede Moutaux caricare i mitra e le casse di munizioni nella sua Kangoo, e si passa poi alla scena dell' azione delle forze speciali, che lo bloccano allo frontiera ucraino-polacca quando sale in auto per ripartire dopo una sosta. Gli agenti ucraini lo afferrano nell' abitacolo e lo gettano a terra, così come fanno con l' uomo seduto sul lato passeggero.

 

TRITOLOTRITOLO

L' arresto è avvenuto il 21 maggio ma il capo dei servizi Vassil Grytsak ne ha dato notizia solo ieri spinto da alcune indiscrezioni diffuse dai media francesi nel fine settimana. «La nostra intenzione era mantenere il silenzio fino alla fine dell' Euro 2016», ha detto Grytsak. In queste due settimane trascorse nelle prigioni ucraine Moutaux avrebbe dichiarato di volere commettere delle stragi in Francia per opporsi «alla politica del governo sull' arrivo massiccio di stranieri, sulla diffusione dell' islam e sulla globalizzazione».

 

Moutaux avrebbe anche elencato gli obiettivi degli attacchi progettati dalla sua organizzazione: moschee, sinagoghe, uffici delle imposte, ponti, e luoghi affollati in generale. A Nant-le-Petit, in Lorena, nella casa dove Moutaux viveva con il nonno, la polizia francese ha trovato tracce di esplosivo e una maglietta con un simbolo dell' estrema destra. Dipendente modello secondo il capo della ditta di servizi per l' allevamento Elitest, il 25enne aveva raccontato una volta a un cliente di avere intenzione di stabilirsi in Ucraina dove vive la sua fidanzata.

TRITOLOTRITOLO

 

Le autorità francesi sembrano scettiche sulla versione ucraina. Un po' per non alimentare la paura del terrorismo, e un po' perché Vassil Grytsak non ha una credibilità di ferro: il 21 marzo, dopo gli attentati di Bruxelles poi rivendicati dall' Isis, Grytsak si affrettò a ipotizzare una fantasiosa pista russa, e anche nella conferenza stampa di ieri il capo del SBU ha voluto sottolineare i legami del sospetto con il Donbass e la guerriglia filo-russa. Un modo per evocare indirettamente Putin, il grande nemico dell' Ucraina.