omicidio motosega milano

PULP FICTION A MILANO - IL 35ENNE ROMENO DOREL GREC, KILLER CON LA MOTOSEGA, AVEVA CON SÉ UN ARSENALE QUANDO HA MASSACRATO PIERANTONIO SECONDI, 82 ANNI: UN'ASCIA, UNA SERIE DI COLTELLI, ATTREZZI DA LAVORO E UNA TANICA DI BENZINA CON CUI HA PROVATO A DARE FUOCO ALL'APPARTAMENTO DELL'ANZIANO, CHE VOLEVA TRONCARE LA LORO RELAZIONE - PER IL SUO PIANO OMICIDA SONO BASTATI NOVE MINUTI: MA LA TELECAMERA DEL CONDOMINIO…

Val. Err. per "Il Messaggero"

 

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Nove minuti in tutto. Dorel Grec, romeno di 35 anni, avrebbe impiegato poco per massacrare Pierantonio Secondi, l'ottantaduenne che, in base a una prima ricostruzione, aveva deciso di troncare la loro relazione.

 

La telecamera del condominio milanese di via Giulio Romano ha catturato l'immagine del killer. Quella di Grec, per gli inquirenti. Alle 20.35 di lunedì, mentre entra nell'androne e trascina a fatica un grande trolley nero.

 

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Dentro custodisce il suo arsenale: una motosega, un'ascia che non è riuscito a fare entrare del tutto nella valigia, tanto che se ne intravede il manico, una serie di coltelli, attrezzi da lavoro e una tanica di benzina.

 

Il bagaglio è così pesante che l'uomo non riesce a sollevarlo sui gradini che portano all'ascensore. L'indagato, finito in manette per omicidio volontario e tentato incendio, esce nove minuti e mezzo dopo senza valigia e non indossa più il giaccone scuro.

 

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La motosega l'ha usata per aprire un varco nella porta d'ingresso dell'appartamento di Secondi, poi per tentare di mozzargli la mano sinistra all'altezza del polso. Tra le dita della vittima, i carabinieri hanno trovato ancora stretta una boccetta di spray al peperoncino, che l'uomo avrebbe usato per neutralizzare il suo aggressore.

 

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È stato inutile: Secondi è morto con due coltellate alla gola. Sulla parte destra quella letale. Il piano prevedeva anche l'incendio dell'appartamento, per cancellare ogni traccia. Sul tappeto della stanza da letto, gli inquirenti hanno trovato una larga macchia di bruciato. Ma le fiamme non si sono propagate.

 

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L'uomo, prima di andare via, si sarebbe anche lavato le mani. I rubinetti del bagno e della cucina erano aperti.

 

L'ARRESTO

Ora Grec, descritto da alcuni testimoni come un uomo «mite» e come un padre «quasi perfetto», è in cella a San Vittore. Il pm di Milano Elio Ramondini oggi inoltrerà al gip la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere.

 

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I carabinieri lo hanno rintracciato a poche ore dal delitto, all'alba di martedì, nei pressi di una farmacia di Melegnano dove lavorava come magazziniere e raggiunta, probabilmente a piedi, nella notte.

 

 

Finora si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma è parso molto tranquillo. A tradirlo sono state le email scritte dal romeno e indirizzate al pensionato e ora agli atti dell'inchiesta. Messaggi che non lasciano dubbi e dove manifesta l'intenzione di uccidere il pensionato che lo ha lasciato.

 

Da tempo separato dalla moglie, con cui conviveva senza litigi e in un clima di rispetto reciproco, e legato ai figli con cui si comportava come un padre premuroso, con tutta probabilità, l'uomo non avrebbe accettato la fine della relazione del tutto «disinteressata», è stato riferito, con Secondi.

 

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Una storia a cui l'82enne aveva invece posto fine prima della scorsa estate, perché Grec sarebbe diventato ossessivo. Al punto da aver ricevuto, il 13 ottobre scorso, un ordine di allontanamento in seguito a una denuncia per stalking: aveva rapinato e percosso l'anziano, che aveva riportato 21 giorni di prognosi.

 

Venerdì i carabinieri lo avevano cercato al telefono, senza però riuscire a raggiungerlo, per comunicargli il divieto di avvicinamento alla sorella e al nuovo compagno di Secondi, accusati dal romeno di aver convinto il pensionato a interrompere quel rapporto intimo, cosa di cui non è riuscito a capacitarsi al punto da mettere in atto il suo piano omicida.