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“SONO L'UOMO PIÙ VELOCE AL MONDO MA ADESSO SONO IN PENSIONE” - IL 38ENNE USAIN BOLT, OSPITE DI “CHE TEMPO CHE FA”, PARLA DELLA SUA NUOVA VITA DOPO AVER CHIUSO LA CARRIERA DA VELOCISTA: “ORA GIOCO A DOMINO, DALLE 9 ALLE 18, CON GLI AMICI. STIAMO CERCANDO DI FARE UNA COSA DIVERSA, FACCIAMO DEI TOUR DI DOMINO IN GIAMAICA. E FACCIO ANCHE IL PRODUTTORE MUSICALE. CRESCERE IN CAMPAGNA È STATA UNA COSA MERAVIGLIOSA CHE MI HA FATTO DIVENTARE LA PERSONA CHE SONO OGGI”

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USAIN BOLT OSPITE A CHE TEMPO CHE FA

(ANSA) - ROMA, 06 APR - "Sono l'uomo più veloce al mondo ma adesso sono in pensione. Vorrei non far niente ma c'è sempre qualcosa da fare": così Usain Bolt, ospite di Fabio Fazio questa sera a 'Che tempo che fa' su Nove. Primatista mondiale dei 100 e dei 200, 11 medaglie d'oro ai Mondiali e 8 medaglie d'oro alle Olimpiadi, Bolt scherza e sottolinea "ma potevo fare ancora di meglio per andare più veloce. Non ero mai preoccupato dei record, mi piace vincere, gareggiare e anche divertire".

 

USAIN BOLT OSPITE A CHE TEMPO CHE FA

"Ricordo la mia prima vittoria, avevo circa 7 anni ma c'era uno che andava più forte di me, l'allematore mi disse 'se lo batti di regalo una launch box', e ho vinto", racconta il giamaicano. "I ricordi non si cancellano, crescere in campagna è stata una cosa meravigliosa che mi ha fatto diventare la persona che sono oggi. Mi fa sempre venire la pelle d'oca quando mi riguardo. Sapere che sono riuscito a far felice tanta gente è un sentimento meraviglioso".

 

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"Ora gioco a domino, dalle 9 alle 18. gioco con gli amici. Stiamo cercando di fare una cosa diversa, facciamo dei tour di domino in Giamaica, ma io sono il campione tra i miei amici - dice -. E faccio il produttore musicale, non canto, produco musica e chissà, magari un giorno vinco un Grammy", scherza. Il gesto della saetta "nato per caso" e i 400 scongiurati dopo una scommessa con il suo allenatore : "Gli dissi, 'fammi fare i 100, se vado male faccio i 400', sono andato veloce e non ho fatto i 400", racconta il giamaicano.

 

La passione per il calcio e l'esperienza in Australia, il tifo per il Manchester United ("stiamo in un momento difficile", dice), le olimpiadi di Londra il momento più alto della sua carriera: "C'era un tifo pazzesco, tantissimi giamaicani. Non ho mai visto uno stadio così pieno dalla mattina alla sera"). Oggi Bolt ha 38 anni e tre figli, ma non sogna per loro un futuro nell'atletica: "se decidono di corrrere devono fare quello che ha fatto papà... i maschi non sono veloci, la bimba si". Chissà...

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