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Valentina Arcovio per “il Messaggero”
Anziché svuotare la dispensa per combattere la noia della quarantena, perché non usiamo il cibo per preparare il nostro organismo a difendersi dal nuovo coronavirus? È la proposta lanciata da Marcello Ticca, vicepresidente della Società Italiana di Scienze dell'Alimentazione, che ci suggerisce la via più naturale per cercare di rinforzare le nostre difese immunitarie anche contro il Covid-19.
«L'alimentazione può giocare un ruolo importante nel peggiorare o nel rafforzare l'efficienza delle difese immunitarie», dice Ticca.
LA PRIMA COLAZIONE
«A fare la differenza non sono maxi-dosi dell'una o dell'altra sostanza nutritiva quanto piuttosto un'alimentazione abituale completa ed equilibrata. Questa quarantena può essere l'occasione per rivedere le proprie abitudini alimentari e non è mai troppo tardi», sottolinea Ticca. «Il primo consiglio - continua - è aver cura di fare finalmente una prima colazione abbondante, che includa latte fermentato, yogurt, frutta fresca e a dosi ragionevoli anche frutta secca».
Stare a casa aumenta la voglia degli spuntini fuori pasto. «Un paio di spuntini vanno bene, a patto di scegliere alimenti ricchi di vitamine e minerali e poveri di grassi e zuccheri, come yogurt e frutta fresca», dice l'esperto.
«Altri consigli: privilegiare frutta e verdura, limitare le porzioni e, dato che siamo bloccati a casa, recuperare i piatti unici a base di legumi e cereali», aggiunge. Pensiamo a riso e piselli oppure pasta con fagioli e ceci. «Questi piatti - dice Ticca - contengono una preziosa miscela proteica, valida quanto le proteine animali».
LA FLORA INTESTINALE
Altra raccomandazione è diffidare delle scorciatoie. «Non pensate di poter sostituire un'alimentazione sana assumendo integratori», dice Ticca. «Anche se si parla tanto dell'importanza della vitamina C, non ha alcun senso farne incetta assumendo integratori. Basta consumare una quantità ragionevole di alimenti ricchi di questa vitamina, tra cui, agrumi, fragole, kiwi, pomodori e vegetali a foglie verdi».
Sempre fra le vitamine è importante la vitamina A, una cui carenza riduce la resistenza dell'organismo alle infezioni. «Le fonti principali sono uova, latte e vegetali gialli e verdi», suggerisce Ticca. «Da non trascurare la vitamina D, che si trova nel tuorlo d'uovo, pesce, latte e derivati, e che sembra aumentare la protezione nei confronti delle malattie autoimmuni».
«Altro aspetto da sottolineare: una buona alimentazione del tipo mediterraneo, ricca di frutta, verdura e cereali integrali, migliora la composizione della flora intestinale (microbiota) la quale, a sua volta, assicura la migliore efficienza dell'importantissimo sistema immunitario che è localizzato nel nostro intestino», conclude.
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