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Da “ansa.it”
Si indaga su chi ha venduto la marijuana ad Elia Barbetti, il ragazzo di 17 anni precipitato da una finestra dell'albergo dove si trovava per una gita all'Expo, e ai suoi compagni di classe che dopo la tragedia hanno confessato agli inquirenti di aver fumato qualche spinello.
Droga, ritrovata anche in camera, che potrebbe aver provocato il malore del ragazzo e la caduta dal sesto piano. La Procura ha quindi aperto un fascicolo di indagine con le ipotesi di reato di morte come conseguenza di altro reato e spaccio di stupefacenti, allo stato a carico di ignoti.
Sarà effettuata domani l'autopsia sul cadavere di Elia. Gli esami autoptici, disposti nell'ambito delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Piero Basilone, potranno essere utili a chiarire le cause del decesso. L'ipotesi prevalente allo stato resta, comunque, la caduta accidentale a seguito di uno svenimento o di un malore.
La drammatica coincidenza è che protagonista è sempre uno studente in gita per visitare l'Expo, come cinque mesi fa quando in circostanze analoghe e misteriose è morto il diciannovenne Domenico Maurantonio.
Si indaga su chi ha venduto la marijuana ad Elia Barbetti, il ragazzo di 17 anni precipitato da una finestra dell'albergo dove si trovava per una gita all'Expo, e ai suoi compagni di classe che dopo la tragedia hanno confessato agli inquirenti di aver fumato qualche spinello. Droga, ritrovata anche in camera, che potrebbe aver provocato il malore del ragazzo e la caduta dal sesto piano. La Procura ha quindi aperto un fascicolo di indagine con le ipotesi di reato di morte come conseguenza di altro reato e spaccio di stupefacenti, allo stato a carico di ignoti.
Sarà effettuata domani l'autopsia sul cadavere di Elia. Gli esami autoptici, disposti nell'ambito delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Piero Basilone, potranno essere utili a chiarire le cause del decesso. L'ipotesi prevalente allo stato resta, comunque, la caduta accidentale a seguito di uno svenimento o di un malore.
La drammatica coincidenza è che protagonista è sempre uno studente in gita per visitare l'Expo, come cinque mesi fa quando in circostanze analoghe e misteriose è morto il diciannovenne Domenico Maurantonio.
I compagni di Elia sono tornati a casa in Toscana. Gli investigatori hanno ascoltato una decina di ragazzi in presenza dei professori e di alcuni genitori. "Riteniamo attendibili le dichiarazioni degli studenti - ha detto il capo della mobile Alessandro Giuliano - Alle 23 sono tutti andati via, qui non abbiamo trattenuto nessuno". La Scientifica ha raccolto le impronte attorno alla finestra da cui è caduto il ragazzo che, secondo quanto visto nelle immagini delle telecamere di sorveglianza, sarebbe precipitato alle 4 e non alle 3 come comunicato in un primo momento. "Bisognerà controllare - ha precisato Giuliano - se l'orologio della telecamera è sincronizzato correttamente".
Lo sfogo della madre: "E' vergognoso che un ragazzino di 17 anni vada due giorni a Milano e poi non torni più nella sua casa a San Vincenzo". Così, in un'intervista al Corriere Fiorentino, Sara Rabà, la madre di Elia Barbetti, lo studente di 17 anni morto ieri mattina precipitando presumibilmente dalla camera d'albergo al sesto piano dell'hotel che lo ospitava, a Milano, durante una gita a Expo. "E se le insegnanti - aggiunge - non sono in grado di portare una scolaresca in gita allora forse non è il caso di andare in gita, perché i ragazzi di oggi non sono i ragazzi degli anni Sessanta". "Mi aspetto che le indagini siano fatte nel migliore nei modi", dice la mamma di Elia. "Farò qualsiasi cosa per capire cosa è successo e andrò fino in fondo", aggiunge.
Gli amici su Fb, addio campione - "Addio campione...". Scelgono tutti le stesse parole per salutare attraverso Facebook, lo studente toscano di 17 anni che la scorsa notte è morto precipitando dalla camera d'albergo, a Milano, dove alloggiava con la propria classe per una gita a Expo. Il pm Piero Basilone ha detto che si è trattato di un incidente ma i contorni della caduta sono ancora tutti da chiarire.
ELIA BARBETTI DOMENICO MAURANTONIO GITE MALEDETTE
Intanto sulla pagina del ragazzo sono comparsi molti messaggi di amici, conoscenti e parenti che si dicono increduli e lo salutano chiamandolo campione per il suo talento calcistico. "Io non riesco a crederci come è potuto succedere!!! Mi dispiace addio campione!!!", "Batti i rigori anche da lassù...". C'è un coetaneo che racconta così la sua amicizia con il ragazzo morto: "Avevamo si e no 10 anni quando ci siamo conosciuti. Mi ricordo quando ci incontrammo la prima volta, tu con un felpone e cappuccio in una brutta e piovosa giornata di maggio.
Iniziammo così, sempre insieme a giocare a calcio in spiaggia, a casa tua a giocare alla Playstation, e sognavamo di diventare come quei campioni che tanto ci piaceva vedere in tv. E sai che ti dico? Tu un campione lo sei sempre stato, con quegli occhioni vispi che parlavano e sempre col sorriso in bocca e la voglia di scherzare...".
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