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Non ha mai voluto rispondere ai giudici francesi, ma ha risposto alla lettera di una donna misteriosa che gli aveva inviato una missiva al carcere di Fleur-Mérogis, vicino Parigi: "Non mi vergogno di ciò che sono", ha scritto Salah Abdeslam, l'unico membro sopravvissuto del commando degli attentati del 13 novembre 2015 attualmente in prigione. Un carteggio svelato questa sera dal sito internet del quotidiano Libération e che secondo il giornale permette di capire meglio la personalità del terrorista.
Interrogato per la terza volta il 29 novembre scorso, il terrorista, arrestato il 18 marzo 2016 in un blitz a Molenbeek, dopo che le sue tracce erano state ritrovate in un appartamento di Forest a Bruxelles, ha mantenuto la stessa posizione dei precedenti interrogatori: non ha detto una parola. Invece, nella lettera non datata, per la prima volta il giovane è abbastanza eloquente.
Alcune parole dei tre paragrafi scritti in risposta alla sconosciuta gettano nuova luce sul disturbo di personalità del terrorista. Il giudice Christophe Teissier ritiene il testo utile per arrivare alla verità e capire il rapporto di Salah Abdeslam con la religione e il mondo esterno. E forse per capire meglio la sua personalità.
In un francese marchiato da numerosi errori di ortografia Abdeslam scrive con calligrafia regolare e minuta: "Ti scrivo senza sapere da dove cominciare, ho ricevuto tutte le tue lettere e non posso dirti se mi fanno piacere o meno, certo è che mi permettono di trascorrere un pò di tempo con il mondo esterno".
"Prima di tutto - prosegue il terrorista affiliato all'Isis - non ho paura di esprimere qualche cosa di me perché non ho vergogna di ciò che sono e poi cosa si potrebbe dire di peggio di ciò che si dice già. Sei sincera allora voglio esserlo anch'io: se ti chiedo le intenzioni della tua iniziativa, è per assicurarmi che non mi ami come se fossi una 'star o un idolo', perché ricevo lettere così e non lo approvo perché solo Allah, il Signore dell'universo, merita di essere adorato".
Secondo Libération, che ha deciso di pubblicare solo alcuni estratti della missiva, Abdeslam è destinatario di una fitta corrispondenza. "È incessante - dice una fonte vicina al dossier -: cattolici gli scrivono per interrogarlo sulla fede, donne gridano il proprio amore e dichiarano di volere un figlio, avvocati propongono le loro prestazioni". Mentre non mancano le richieste di intervista dei giornalisti. Per ora però, lui ha solamente risposto a questa donna misteriosa. Unico indizio: le lettere sono state spedite dal dipartimento francese della Cote-d'Or.
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