ALBA DORATA E POI FREDDATA - IL VIDEO-SHOCK DELL’ESECUZIONE A BRUCIAPELO DEI DUE MILITANTI DEL PARTITO NAZI - IN GRECIA TORNANO GLI ANNI DI PIOMBO: “CI ASPETTAVAMO ATTENTATI MIRATI”

1. IL VIDEO-SHOCK DELL'UCCISIONE DEI DUE MILITANTI DI ALBA DORATA

 


2. GRECIA: ORA SI TEME IL RITORNO DEGLI "ANNI DI PIOMBO" - DOPO UCCISIONE DUE GIOVANI MILITANTI ALBA DORATA CRESCE TENSIONE
Demetrio Manolitsakis per ANSAmed

Si sono svolti senza incidenti ma anche senza alcun politico presente, i funerali dei due giovani militanti del filonazista Chrysi Avgì (Alba Dorata) uccisi venerdì davanti alla sezione del loro partito nel quartiere di Neo Iraklio, ad Atene. Ma nel Paese la tensione resta alta e da più parti si teme che l'assassinio, chiaramente a sfondo politico, possa segnare l'inizio di nuovi "anni di piombo" in Grecia, come avvenne negli anni '80 e '90 con l'organizzazione terrorista "17 Novembre".

L'ipotesi che si sta facendo strada, infatti, è che elementi di estrema destra, non affiliati ad Alba Dorata, possano cercare di vendicare l'uccisione dei due giovani. Trovare le armi non è un problema perchè, secondo quanto riferito da ex militanti del partito, interi depositi clandestini di Alba Dorata sarebbero sfuggiti alle ricerche della polizia. Del resto è opinione diffusa che l'assassinio sia arrivato in un momento molto critico per la Grecia e sembra chiaramente mirato a colpire al cuore la democrazia e la stabilità politica di un Paese già allo stremo delle forze.

Lo shock per la società greca è stato forte. La condanna unanime. Il governo ha voluto mandare un messaggio molto chiaro ai terroristi. "Da qualsiasi parte provengano - ha detto il portavoce dell'esecutivo, Simos Kedikoglou - gli assassini saranno affrontati implacabilmente dalla Democrazia, dalla Giustizia e dalla società greca unita".

Oggi intanto sono state celebrate le esequie di Giorgos Fountoulis, 27 anni, nel cimitero di Palaio Faliro, vicino al Pireo, e quelle di Manolis Kapelonis, 22, ad Artemida, una località dell'Attica orientale. I genitori di Fountoulis, in un messaggio su Facebook, avevano espresso il desiderio che nessun uomo politico di alcun partito fosse presente ai funerali del figlio e sono stati esauditi. Da parte sua, Alba Dorata continua a sostenere, come ha fatto sin da subito, la versione di "un'azione criminale con una matrice di sinistra" per spiegare l'agguato.

Un deputato del partito, Ilias Panayotaros, ha accusato il ministro dell'Ordine Pubblico Nikos Dendias di non aver fatto nulla per proteggere le sedi e le manifestazioni del movimento. Lo stesso parlamentare, parlando alla stazione Tv privata Skai, ha sostenuto che gli assassini fuggendo dal luogo dell'attacco, hanno gridato: "fascisti, carogne, morirete tutti!". Dal canto suo, la polizia greca - stando ad un alto ufficiale citato dal settimanale To Vima - l'attacco se lo aspettava.

"Sapevamo da tempo - ha scritto l'alto ufficiale in un rapporto - che nell'area della guerriglia urbana c'era una mobilitazione e si preparavano attacchi mirati. La polizia era in stato di massima allerta e ce lo aspettavamo". In base a quanto gli inquirenti hanno adesso fra le mani, tra cui i 12 bossoli calibro 9 esplosi tutti da una sola pistola semi-automatica modello Zastava di fabbricazione serba, ci sarebbero elementi in comune con gli attacchi condotti dall'organizzazione terrorista "Setta dei Rivoluzionari", inattiva dal luglio del 2010, quando uccise il giornalista Sokratis Giolias crivellandolo con 16 proiettili.

Allora, insieme con la rivendicazione dell'omicidio di Giolias, il gruppo aveva inviato ai giornali anche una foto di alcune pistole Zastava. Ma c'è inoltre un altro macabro elemento in comune tra il 'modus operandi' degli assassini di Giolias e quelli dei due militanti di Alba Dorata: in entrambi i casi, prima di fuggire, il killer ha esploso il colpo di grazia alla testa delle vittime.

 

 

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