riccardo muti opera di roma

MUTI CONTRO I TOSSITORI SERIALI AI CONCERTI - MATTIOLI: “AL PRIMO COLPO DI TOSSE DURANTE LA 'MESSA DA REQUIEM' IL MAESTRO SI È VOLTATO FULMINANDO IL PUBBLICO CON LO SGUARDO, POI HA INDICATO AGLI ORCHESTRALI DI RICOMINCIARE. INIZIATIVA DA RIPETERE. COL FREDDO, OGNI ESECUZIONE È FUNESTATA, OLTRE CHE DAI CELLULARI DEI CRETINI, DAI MALATI”

 

 

Alberto Mattioli per “la Stampa”

 

RICCARDO MUTI 3

Finalmente inizia la Resistenza contro i tossitori seriali ai concerti. Mercoledì sera, sul podio dell' Orchestra e Coro della Radio bavarese all' Herkulesaal di Monaco, Riccardo Muti ha fermato e ricominciato la Messa da Requiem di Verdi dopo che gli scatarramenti di alcuni spettatori avevano coperto il pianissimo con due «p» dei violoncelli con cui inizia.

 

Raccontano gli astanti che al primo colpo di tosse si è voltato verso il pubblico fulminandolo con lo sguardo, al secondo ha indicato agli orchestrali di ricominciare. A memoria di un uomo, è la prima volta che succede. Inutile dire che poi si è andati avanti nel silenzio più sepolcrale (anche assai adatto al carattere del brano). Tutti muti, insomma.

 

RICCARDO MUTI 4

L'iniziativa potrebbe sembrare un po' drastica ma è da approvare senza riserve. Anzi, speriamo diventi contagiosa almeno quanto i raffreddori. La brutta stagione può essere micidiale per la musica. Appena inizia il freddo, anzi il freschino, la Scala si trasforma subito un cronicario dove ogni esecuzione è funestata, oltre che dagli immancabili telefonini dei cretini, dalla tosse dei malati.

 

Per carità: un colpo di tosse non si nega a nessuno, e certe volte non se ne può proprio fare a meno. Ma c' è modo e modo di schiarirsi la gola: certi boati coprirebbero anche l' intera sezione degli ottoni del Sigfrido. C'è un' alternativa, però.

 

CARNEGIE HALL NEW YORK

Come succede alla Carnegie Hall di New York o all' Opernhaus di Zurigo, i teatri potrebbero mettere a disposizione del pubblico delle vaschette di caramelle Ricola, che non solo ridurrebbero l' inquinamento sonoro bronchiale ma sono anche avvolte in una carta spessa e un po' oleosa che evita quei cinque-dieci minuti di scartocciamento molesto da parte di vegliardi dalle mani malferme. Resta la solita domanda: ma se la tisi non accorda che poche ore (cfr. La Traviata ), perché venire a passarle proprio a teatro?

ALBERTO MATTIOLI