IL NUOVO IMPERO - UN FIORENTINO SI AGGIRA PER LA SILICON VALLEY: DOPO JAN KOUM DI WHATSAPP, ANDREA CECCHERINI, PRESIDENTE DELL’OSSERVATORIO GIOVANI-EDITORI, INCONTRA A CUPERTINO IL BOSS DI APPLE, TIM COOK

Alessio Ribaudo per il “Corriere della Sera”

ANDREA CECCHERINI E TIM COOK

Continuano gli incontri del presidente dell' Osservatorio permanente giovani-editori (Opge), Andrea Ceccherini, nella Silicon Valley con i leader dei colossi dell' hi-tech e del mondo digitale. Ieri a Cupertino Ceccherini ha avuto un lungo colloquio anche con il Ceo di Apple, Tim Cook (insieme nella foto) .

ANDREA CECCHERINI CON RENZI

Al centro del viaggio in California c' è la voglia di trarre ispirazione per far evolvere i progetti dell' Opge, da tempo impegnato nella ricerca di un «format d' avanguardia» che possa sviluppare sempre più lo spirito critico degli studenti, allenandoli a distinguere, anche sulla Rete, quali siano le vere fonti dell' informazione di qualità e così anche le notizie credibili da quelle che non lo sono. Pochi giorni fa, Ceccherini aveva incontrato Jan Koum. Il fondatore di WhatsApp, che oggi, siede nel consiglio d' amministrazione di Facebook, ha accettato di inaugurare, il 14 ottobre a Firenze, la 17esima edizione del progetto educativo «Quotidiano in Classe».

ANDREA CECCHERINI CON BERGOGLIO

Ulteriore dimostrazione del rapporto che lega l' Opge agli Usa, dove è stata costruita una storica alleanza con i tre quotidiani più prestigiosi: The New York Times , The Wall Street Journal e Los Angeles Times . Per la prima volta, i tre giganti dell' informazione di qualità faranno squadra avendo come obiettivo comune quello di realizzare un progetto per avvicinare e conquistare gli studenti al giornalismo di qualità.

ANDREA CECCHERINI CON NAPOLITANO

Andrea Ceccherini e Jan Koum

Per garantire la riuscita dell' operazione, il cui taglio del nastro è previsto a New York nel gennaio 2017, sarà creato l' International council dell' organizzazione, nel cui board - presieduto da Ceccherini - siederanno anche i direttori di tutte e tre i quotidiani Dean Baquet (Nyt), Gerard Baker (Wsj) e Davan Maharaj (Lat).