DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Gloria Satta per il “Messaggero”
Harvey Weinstein è stato espulso dall'Academy, l'organismo che assegna gli Oscar. Lo hanno deciso ieri i membri dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, dopo una riunione d'emergenza indetta proprio per discutere della sorte dell'ex re di Hollywood, che aveva vinto un Oscar nel 1999 per il film Shakespeare in Love. Una decisione, recita una nota dell'Academy, presa non solo per «prendere le distanze da coloro che non meritano il rispetto dei loro colleghi», ma anche per «mandare un messaggio» chiaro: almeno nel campo del cinema, è finita l'era delle «complicità vergognose nel comportamento sessuale predatorio e delle molestie sul luogo di lavoro».
Il Bafta, l'equivalente britannico dell'Academy, aveva già espulso l'ex produttore. Intanto ha preso posizione anche il Festival di Cannes, dove Weinstein è stato negli ultimi anni un ospite fisso o quasi: il presidente Pierre Lescure e il direttore artistico Thierry Frémaux hanno condannato senza appello il produttore, parlando di «comportamento imperdonabile» e rivolgendo un pensiero alle vittime e «a chi ha avuto il coraggio di testimoniare. Possa questa vicenda contribuire a denunciare nuovamente pratiche gravi e inaccettabili».
Denuncia molestie anche Angie Everhart, ex fidanzata di Sylvester Stallone e soprannominata «le gambe più belle di Hollywood», ha raccontato: «Mi trovavo su uno yacht e stavo dormendo quando Harvey irruppe nella mia cabina e si masturbò di fronte a me». Mentre un piccolo giallo accompagna la dura presa di posizione anti-Weinstein di Oprah Winfrey. La regina della tv americana ha parlato senza mezzi termini di «comportamento orribile», ma quel che resta dell'entourage di Harvey giura che fosse pronta a spendere la sua ascoltatissima voce in difesa del produttore. In realtà la conduttrice mirava a uno scoop: avrebbe voluto intervistarlo in esclusiva.
Spicca l'intervento dello chef Anthony Bourdain che sta ospitando a New York la compagna Asia Argento, una delle prime accusatrici di Weinstein. Bourdain ha attaccato Hillary Clinton per la sua condanna «tardiva» del produttore che aveva finanziato la sua campagna elettorale.
«Non è stupida o ingenua, non poteva non sapere». Gli effetti dello scandalo colpiscono anche i progetti della società di Weinstein. Dopo che Oliver Stone si è sfilato dalla serie Guantanamo, Amazon ha sospeso la nuova serie diretta da David O. Russel, con Robert DeNiro e Julianne Moore. D'accordo il regista e i due attori, «alla luce delle recenti notizie e nel rispetto di tutti quelli che sono stati colpiti». Tanto più che proprio un dirigente di Amazon, Roy Price, è stato appena sospeso per aver molestato la produttrice Isa Dick Hacket.
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