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Ivo Iannozzi e Maria Lombardi per “il Messaggero”
Cinque anni così, di solitudine e silenzio, di rabbia che esplode dentro e resta lì, troppo difficile da confessare. Cinque anni con la paura che il padre si avvicinasse di nuovo, e tutto ricominciasse come le altre volte.
Ne aveva solo dieci, Chiara (la chiameremo così), quando lui ha smesso di essere il suo papà ed è diventato il suo incubo, faceva ancora le elementari. Adesso ne ha 15, frequenta la scuola superiore e cosa è successo in tutti questi anni ha trovato la forza di raccontarlo. Lui è stato arrestato ieri mattina con l' accusa di violenza sessuale nei confronti della figlia minorenne.
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È un militare di 45 anni, vive ad Anzio, e chi avrebbe mai potuto pensare a un segreto così. L' ordine del tribunale di Velletri gli è stato notificato dagli agenti sul posto di lavoro, l' uomo ha abbassato la testa ed è rimasto in silenzio. «Non sapevo nulla, non potevo immaginare», la madre della ragazzina piange furiosa. Possibile che non si fosse accorta di niente: i due sono separati, lui ha trascorso lunghi periodi con la figlia ed è nella casetta presa in affitto sempre ad Anzio che avvenivano gli abusi. Chiara ha dei fratelli, gli investigatori escludono al momento altri abusi.
I DISAGI
Le indagini - svolte dalla polizia locale di Anzio insieme alla polizia giudiziaria di Velletri - partono quando Chiara comincia a manifestare i primi disagi a scuola. Le insegnanti si accorgono che quando c' è il padre ad aspettarla all' uscita l' adolescente diventa irrequieta, sembra terrorizzata.
Con lui non vuole andare. Le prime ribellioni di Chiara, dopo cinque anni in cui nemmeno riusciva a capire cosa era tutto questo. Qualche domanda dei professori, le comincia ad aprirsi e accenna a quello che subisce.
La scuola avvisa immediatamente i servizi sociali del Comune di Anzio, parte la segnalazione per la polizia locale e la procura di Velletri. Anche la madre aveva notato un cambiamento nella figlia. Chiara arrabbiata, Chiara che sbotta per niente, che non vuole più incontrare il padre. «Non mi sono accorta», per la madre un tormento in più.
Un po' la vergogna, un po' la paura della reazione del papà se avesse confessato quelle cose così brutte. È stato lunghissimo il silenzio di Chiara. Gli investigatori l' hanno ascoltata in audizione protetta alla presenza di uno psicologo forense. Racconti dettagliati: gli incontri con il papà, le carezze, le violenze, il silenzio. «È emersa una storia agghiacciante che ha segnato la vita della ragazzina», spiega il comandante della polizia locale di Anzio, Sergio Ierace che, per conto della Procura di Velletri, ha svolto le indagini.
Ieri, in seguito all' ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Velletri Ilaria Tarantino, su richiesta del pm Rita Caracuzzo, il militare è stato portato nel carcere di Velletri. La ragazzina è rimasta insieme alla madre e può contare sull' assistenza e il sostegno dei servizi sociali del comune di Anzio e degli psicologi forensi della procura di Velletri.
L' attività eseguita dalla polizia locale di Anzio è il risultato di una collaborazione con i servizi sociali, così come previsto dal protocollo interistituzionale siglato un anno fa dai trenta sindaci della giurisdizione di Velletri e firmato dal procuratore di Velletri Francesco Prete e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
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