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ARTISTI DI STRADA? NO, “FRACASSONI” - “MUSICA TROPPO ALTA”, VIOLONCELLISTA DI STRADA CONDANNATO PER DISTURBO ALLA QUIETE PUBBLICA: ORA PAGHERÀ 2000 EURO

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Giuseppe Scarpa per “la Repubblica - Roma”

VIOLONCELLISTA DI STRADA FABIO CAVAGGIONVIOLONCELLISTA DI STRADA FABIO CAVAGGION

 

Disturbo alla quiete pubblica. Non ha avuto dubbi il giudice che ha condannato il violoncellista Fabio Cavaggion. La sua musica è stata accomunata ad un volgare fracasso: “Esercitava un mestiere rumoroso” a piazza san Simeone, scrive senza mezzi termini il pm nel capo d’imputazione. Cento euro di ammenda e 2000 euro da pagare, come risarcimento, alla parte lesa. È la pena inflitta all’artista.

 

Da febbraio a giugno del 2013 Cavaggion, a più riprese, si è sistemato a piazza san Simeone, a un centinaio di metri da Castel Sant’Angelo, per suonare il suo violoncello. Una dolce melodia apprezzata da passanti e turisti, molto di meno, invece, da chi abitava o lavorava in zona. Tra i suoi principali oppositori figurano il barbiere e una coppia che ha la casa di fronte alla piazza.

 

Il barbiere, a processo, ha spiegato che «non riusciva ad ascoltare la radio talmente era alto il volume dei brani eseguiti da Cavaggion ». Stessa considerazione fatta da una coppia che ha poi denunciato il violoncellista. Per loro «era impossibile ascoltare la televisione». A niente è servito il tentativo di convincere Cavaggion a suonare senza l’amplificatore, per meno ore al giorno. «Suonava sempre gli stessi brani », ha attaccato il pm nella sua requisitoria.

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«È una condanna giusta a una pena simbolica che — spiega il legale di parte civile, l’avvocato Manuele Piccioni — risponde a esigenze di rispetto della convivenza sociale e delle leggi».