
DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER…
LA MADRE DI ELON MUSK DIVENTA UN AFFARE DI SICUREZZA NAZIONALE – LE ATTIVITA’ ALL'ESTERO DI MAYE, MAMMA DI "MR TESLA", SONO UN CASO POLITICO: LA 76ENNE EX MODELLA NEGLI ULTIMI MESI È STATA ACCOLTA COME UNA STAR IN CINA, KAZAKISTAN ED EMIRATI ARABI, IN EVENTI IN CUI HA SPONSORIZZATO DIVERSI PRODOTTI (RESTA IL MISTERO SUI SUOI COMPENSI) - IL “NEW YORK TIMES” PARLA DI RISCHI PER LA SICUREZZA NAZIONALE AMERICANA: L’FBI HA CONTROLLATO I CONTATTI DI MAYE MUSK ALL’ESTERO?
Estratto dell’articolo di Chiara Barison per il “Corriere della Sera”
Scrittrice, influencer, congresswoman. Maye Musk è tante cose, che si concatenano tutte perfettamente le une con le altre fino a far passare in secondo piano il fatto di essere la madre dell’uomo più ricco e controverso della nostra epoca, Elon Musk. […]
Il bagliore del suo fascino non ha accecato solo gli Stati Uniti, ma soprattutto l’Asia e il Medio Oriente, dove a 76 anni viene accolta come una vera diva di Hollywood. Con un passato da modella, nata in Canada, negli ultimi sei mesi è stata acclamata in Cina, Kazakistan ed Emirati Arabi Uniti. Il suo successo è direttamente proporzionale alla visibilità del figlio, e non è escluso che nel tempo possa avere un’influenza nei rapporti tra gli Stati Uniti e il resto del mondo.
GIORGIA MELONI ELON MUSK MAYE MUSK
Il New York Times ricorda che a ottobre, tre settimane prima delle elezioni presidenziali statunitensi, ha partecipato a un forum sulle donne in Kazakistan, dove ha parlato del successo del figlio. Figlio del quale pare essere immensamente orgogliosa al punto da tenere un discorso dal titolo «Come ho cresciuto tre bambini straordinari, incluso l’uomo più ricco del mondo». La sede era Dubai, il suo interlocutore l’ex conduttore di Fox News Tucker Carlson, noto anche per aver condotto una «morbida» intervista a Putin recandosi a Mosca nel febbraio del 2024.
[...] l’agenzia della signora Musk, la Creative Artists Agency con sede a Los Angeles, la sua manager Anna Sherman e un’avvocata che ha lavorato di recente per la signora Musk, Doreen Small, non hanno risposto alle domande sui suoi impegni internazionali, incluso quanto ha guadagnato per aver parlato e sponsorizzato prodotti.
Così come i cinque marchi cinesi che ha pubblicizzato l’anno scorso non hanno voluto fare commenti e nemmeno rivelare il compenso corrisposto alla donna. C’è da dire che l’Fbi normalmente esamina i contatti esteri dei consiglieri presidenziali e dei loro familiari prima di concedere le autorizzazioni di sicurezza, soprattutto quelli di Paesi considerati potenziali avversari degli Stati Uniti, come la Cina appunto.
Al momento, non è chiaro se la signora Musk o i suoi contatti siano stati vagliati. La Casa Bianca si è limitata a dire che il figlio è un «dipendente governativo speciale», ma non ha fornito dettagli relativi allo stato della sua autorizzazione di sicurezza.
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