
DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA…
Guglielmo Buccheri per âLa Stampa'
La notte perfetta. à quella che si è regalato il Napoli, in finale di Coppa Italia dopo aver messo al tappeto la Roma sotto gli occhi di Diego Armando Maradona. A Fuorigrotta è tempo di botti, tre in campo (si partiva dal 3-2 per i giallorossi di una settimana fa), incontenibili sugli spalti: in tribuna, l'ex Pibe de Oro si è lasciato andare ad un lungo abbraccio con il patron partenopeo Aurelio De Laurentiis.
Maradona (domani a Roma parlerà dei suoi problemi con il fisco) ha esultato come un ultrà : Diego si è perso il primo gol di Callejon, si è goduto in un attimo le magie di Higuain e soprattutto di Jorginho nella ripresa. Napoli, adesso, torna a sognare. Il suo condottiero Benitez si conferma re di coppe perché dopo averne vinte già otto nella sua carriera fra nazionali ed europee, il prossimo 3 o 7 maggio avrà l'occasione di arricchire la bacheca del club azzurro sfidando all'Olimpico la Fiorentina nell'atto finale di Coppa Italia.
Il San Paolo ha trattenuto il fiato in avvio: prima Destro e poi Gervinho si sono fermati ad un passo dal colpo che avrebbe indirizzato la sfida e la qualificazione. Bravo Reina a opporsi all'attaccante giallorosso, fortunato Fernandez a respingere l'assalto dell'ivoriano: scampato il pericolo, il Napoli ha avuto la pazienza di attaccare senza farsi condizionare dall'obbligo di dover recuperare il verdetto negativo dell'andata. Maggio ha inserito la quinta, Higuain ha sfruttato la solita abilità di movimento negli ultimi trenta metri e Callejon la precisione nell'indirizzare alle spalle di De Sanctis il pallone del vantaggio con un colpo di testa.
L'intervallo è scivolato via in attesa dell'arrivo in tribuna di Maradona. «Oggi abbiamo un ospite importante che tifa con noi allo stadio...», il tweet di De Laurentiis ad annunciare urbi et orbi che l'ex Pibe de Oro era sbarcato sul pianeta San Paolo. Il Napoli ha chiuso la sfida nei primi sei minuti della ripresa: il solito Higuain di testa (per l'argentino 18 reti stagionali fra campionato e coppe) e un'invenzione di Jorginho mandavano in orbita Napoli. E la Roma? La truppa di Rudi Garcia non ha avuto la forza di reggere il confronto con avversario che ha giocato con l'intensità tipica di un palcoscenico europeo.
Il Napoli torna a giocare una finale di Coppa Italia dopo due anni: nel 2012 trionfò contro la Juve. La Fiorentina si presenterà alla gara conclusiva dopo un'assenza di tredici anni.
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