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Federico Tulli per "Globalist.it" - Foto dal "Daily Mail"
Sulle orme di Jean Michel Basquiat e Keith Haring. Il più famoso protagonista vivente di street art, il writer inglese Banksy, è da alcuni giorni a lavoro per le strade di New York per un originale progetto intitolato "The Street Is In Play". La performance dovrebbe durare per tutto il mese di ottobre, con tanto di audio guida che è possibile ascoltare online e un hashtag, #banksyny, tramite cui seguire passo passo il misterioso artista di Bristol, la cui identità è tuttora ignota. Lo ha annunciato lui stesso sul proprio sito.
Sono già due le opere che abitanti della Grande mela e turisti hanno visto comparire dal primo ottobre. La prima è una scritta su di una serranda nel Westside "This is my New York accent". La seconda si trova invece a China Town, su Allen Street, tra Hester Street e Canal Street, e ritrae due ragazzini con abiti dei primi del secolo scorso, che si aiutano uno sulla schiena dell'altro, per raggiungere una bomboletta spray posta all'interno di un cartello che riporta la scritta "I graffiti sono un crimine".
Secondo le prime segnalazioni raccolte dal blog Vandalog, questo lavoro di Banksy è già stato danneggiato. Non sarebbe la prima volta. à già accaduto soprattutto a Londra per mano di semplici vandali, oppure nel tentativo di staccare dal muro alcuni stencil per poterli rivendere a suon di migliaia di dollari.
Lo scorso luglio un famoso murale che ritraeva due bambini che giocano è stato rimosso nottetempo dal muro di un quartiere a nord della capitale britannica da una società di servizi per vip, la Sincura group. La stessa società poche settimane prima aveva venduto a un'asta un'altra opera di Banksy sul lavoro minorile affermando di voler devolvere parte del ricavato a una associazione no profit. Scotland Yard e l'Fbi avevano aperto un'indagine sulla vendita del primo murale ma a quanto pare asportare uno stencil da un muro senza il permesso dell'autore non è un crimine.
Le corrosive opere di Banksy parlano in maniera irriverente di politica, cultura e società . La tecnica impiegata è quella dello stencil che proprio lui ha portato al successo ispirando altri artisti in tutto il mondo. Banksy era già passato per New York nel 2010 e prima ancora nel 2008, realizzando un enorme graffito a Soho che ritrae un topo mentre indossa una maglia con la famosa scritta "I love NY".
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