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BENVENUTI A VENICELAND - UNA SIGNORA SI CALA LE BRAGHE E SI 'LIBERA' NEL CANAL GRANDE, A POCHI PASSI DA PIAZZA SAN MARCO. UN'ALTRA PISCIA IN PIEDI COME NEI MIGLIORI AUTOGRILL, MENTRE NUOVI TUFFATORI SI LANCIANO TRA LE GONDOLE (RISCHIANDO LA TESTA) - ZAIA CERCA IL TITOLO: ''SERVE IL DASPO PER I TURISTI''. MA CON 30 MILIONI DI VISITATORI L'ANNO, COME FAI A FERMARE I TRUCIDI?

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Da www.ilgazzettino.it - Benvenuti in "spiaggia" San Marco. Anche ieri, con un gesto il più naturale possibile, un giovane si è tuffato dal Molo e si è messo a nuotare tra le gondole lì ormeggiate come se fosse la cosa più naturale possibile. «La voglia di fare una bravata a Venezia - commenta il gondoliere Marco Zanon - questo giovane si è buttato e i suoi genitori non solo non lo hanno redarguito, ma lo hanno applaudito». «Si è tuffato - continua - è andato fino ai frangionde, poi è tornato indietro passando fra le gondole. A momenti un "fero" gli tagliava la testa a metà»...

 

 

Paolo Navarro Dina per www.ilgazzettino.it - L’oltraggio non ha limiti. E Venezia ne fa le spese. Ed è ormai una lotta impari contro la maleducazione, l’uso sfrontato e indiscriminato di una città "unica al mondo" con presenze turistiche da "calata di lanzichenecchi": 34 milioni di visitatori. Venezia sempre più in ginocchio di fronte ad un turismo sbracato che non dà respiro.

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E non c’è solo la gentildonna che si va accucciando per fare i bisogni sul Molo, a due passi da San Marco e dal blasonato Albergo Danieli, immortalata da un gondoliere incredulo di quanto stava accadendo davanti ai suoi occhi. Ma c’è di più e altro. Cambiare completamente mentalità. Ne è convinto il rettore di Cà Foscari, Michele Bugliesi. Tra le soluzioni diminuire gli accessi del 30 per cento.

 

 

TURISTI MALEDUCATI? ZAIA CATEGORICO: «SERVE IL DASPO COME NELLO SPORT!»

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Da www.ilgazzettino.it

 

Daspo come nello sport. «Venezia è e deve restare un patrimonio di tutti, ricchi, poveri, ragazzi, italiani e stranieri. Ma una risposta ai sempre più frequenti episodi di vandalismo e atteggiamenti irrispettosi da parte di turisti non è più rinviabile». Non accetta mezze misure il presidente del Veneto Luca Zaia che dà l'affondo contro i turisti cafoni che non rispettano la città. Un esempio? Basti vedere l'ultimo sfregio subito: il tuffo nella "spiaggia" San Marco con tanto di applauso. Per non parlare dell'immagine divenuta oramai icona del degrado: quella donna con le natiche al vento immortalata da un veneziano incredulo e schifato.

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E allora, secondo Luca Zaia, «occorrono durezza con chi lorda o danneggia e un sistema di prenotazione on line per la gestione dei flussi in generale», come ha sottolineato durante il punto stampa post seduta di Giunta. «Di fronte a scene come quelle recenti, di persone che imbrattano i muri con i loro bisogni corporali, arrivando persino ad esporsi sulla riva del Canal Grande - dice il Governatore - sono necessarie punizioni severe e deterrenti come il Daspo: se ti becco a lordare o danneggiare, a Venezia non ci torni più».

 

«Più in generale riguardo ai flussi - ha concluso Zaia - credo sia arrivato il momento di organizzare un efficiente sistema di prenotazioni on line per i visitatori giornalieri, da coordinare con le presenze prenotate per più giorni nelle strutture ricettive. Le nuove tecnologie lo permettono e viene fatto in tante parti del mondo con successo».

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