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BERGOGLIO VUOLE PIÙ DONNE AI VERTICI DELLA CHIESA? - LA STORICA LUCETTA SCARAFFIA LO FULMINA: “SORPRENDE PERÒ CHE IL PAPA LA PRESENTI SOLO COME UN'INTENZIONE DI PREGHIERA, PROPRIO LUI CHE AVREBBE TUTTE LE POSSIBILITÀ DI METTERLA IN PRATICA, ANCHE SUBITO, E DI TRASFORMARLA QUINDI DA INTENZIONE IN REALTÀ - PER ESEMPIO, FACENDO PARTECIPARE LE PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI MONDIALI DELLE RELIGIOSE ALLA COMMISSIONE CONSULTIVA CHE HA CREATO…”
lucetta scaraffia foto di bacco
Lucetta Scaraffia per “la Stampa”
È una bella notizia: parlando dopo l'Angelus papa Francesco ha detto esplicitamente che sarebbe necessaria la presenza delle donne nei luoghi dove si prendono decisioni importanti per la Chiesa, e non possiamo che rallegrarci. Sorprende però che il Papa la presenti solo come un'intenzione di preghiera, proprio lui che avrebbe tutte le possibilità di metterla in pratica, anche subito, e di trasformarla quindi da intenzione in realtà. Anche senza aspettare le nostre preghiere.
Per esempio, facendo partecipare le presidenti delle associazioni mondiali delle religiose alla commissione consultiva che ha creato esattamente un mese dopo la sua elezione, quel consiglio formato solo da cardinali che dovrebbe prendere importanti decisioni sulla riforma della Chiesa, e nel quale la partecipazione femminile potrebbe dare indispensabili contributi. Un'apertura di questo tipo avrebbe anche un altro merito: quello di dare voce a donne elette da altre donne, e non scelte dalle gerarchie maschili, come avviene di solito.
E dispiace che il Papa non ricordi la necessità di fare finalmente luce sul dramma delle religiose abusate dal clero, e poi spesso costrette ad abortire dagli abusatori stessi: uno scandalo che ancora è immerso nel silenzio dell'omertà nonostante ripetute denunce. Il 5 febbraio 2019, interrogato in proposito durante la conferenza stampa al ritorno da Abu Dhabi, papa Francesco aveva detto testualmente: «È da tempo che stiamo lavorando su questo».
Ma di questo impegno non si è avuto il minimo sentore, ed è ovvio che, se non si puniscono i colpevoli, questo orribile sfruttamento non farà che continuare. Una cosa è sicura: la condizione di sudditanza delle donne nella Chiesa non cambierà se qualche donna verrà scelta per ruoli apicali, ma solo se tutte le donne saranno riconosciute di pari dignità degli uomini, e la vocazione delle religiose sarà rispettata come quelle del clero o dei religiosi. E dunque quando lo sfruttamento sessuale, e quello economico delle suore ridotte a serve, saranno denunciati e puniti.
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