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BOLLETTINIAMOCI - OGGI 9.660 NUOVI CASI E 499 MORTI: PIÙ CONTAGI CON PIÙ TAMPONI (244.429) - IL TASSO DI POSITIVITÀ SCENDE AL 3,9%, MAI COSÌ BASSO DA QUANDO SONO STATI AGGIUNTI AL CONTEGGIO I TEST RAPIDI - MA OCCHIO PERCHÉ LA NETTA DECRESCITA SETTIMANALE DEGLI INFETTATI SI È INTERROTTA - I CITTADINI VACCINATI SONO OLTRE 2 MILIONI
Paola Caruso per www.corriere.it
Sono 9.660 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri erano +7.925). Sale così ad almeno 2.570.608 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 499 (ieri erano +329), per un totale di 89.344 vittime da febbraio 2020.
Mentre le persone guarite o dimesse sono 2.043.499 complessivamente (oltre 2 milioni dal 31 gennaio): 18.976 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri +13.975). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in tutto 437.765 (sotto la soglia di 500 mila dal 23 gennaio), pari a -9.824 rispetto a ieri (-6.379 il giorno prima).
La flessione degli attuali positivi di oggi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi. Questa flessione verso il basso va avanti ininterrottamente dal 25 gennaio.
I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 244.429, ovvero 102.010 in più rispetto a ieri quando erano stati 142.419. Mentre il tasso di positività è 3,9% (l’approssimazione di 3,952%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 3 sono risultati positivi; Si tratta del tasso più basso da quando ci sono i test rapidi. Ieri era 5,6%.
Dal 15 gennaio questa percentuale casi/tamponi è calcolata contando anche i test rapidi, di conseguenza è più bassa rispetto a quella dei bollettini precedenti al 15 gennaio e non è possibile fare confronti con lo storico.
Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di molti più tamponi. Un andamento prevedibile che si verifica ogni martedì per l’effetto delle tante analisi processate e che genera anche a un abbassamento del rapporto di casi su tamponi. Ma sotto quota 10 mila.
Se guardiamo i dati dei due martedì precedenti (26 gennaio e 19 gennaio) vediamo che allora le nuove infezioni sono state sopra quota 10 mila con un rapporto di casi/test del 4,1% in entrambi i giorni. Oggi invece il tasso è 3,9%, per la prima volta sotto il 4% da quando sono stati aggiunti i rapidi. Una buona notizia.
Inoltre, una differenza sostanziale con i due martedì scorsi sta nel dato dei decessi: oggi 499 contro i 541 il 26 gennaio e i 603 il 19 gennaio (persone che si sono contagiate diverse settimane prima).
Secondo il fisico Giorgio Sestili è terminata la decrescita dei nuovi casi: nella settimana 25-31 gennaio i nuovi contagi sono stati 86.272, l’1% in più rispetto agli 85.564 registrati nella settimana precedente (18-24 gennaio). «Potrebbe essere un segnale di un’inversione di tendenza», ha osservato il fisico. «Dopo due settimane di decrescita dei contagi, i dati dell’ultima settimana sono stati praticamente identici a quelli della settimana precedente, con un più 1%». Soltanto rispettando le misure, si evita il peggio.
I dati sui vaccinati
I cittadini vaccinati sono oltre 2 milioni, come indica la mappa aggiornata ogni sera.
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