NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
Bono Vox donna dell'anno di Glamour. La classifica compilata dalla rivista patinata americana sulle rappresentanti del gentil sesso che più hanno contato nel 2016 contiene una sorpresa: il cantante irlandese è il primo uomo a guadagnare il titolo e la decisione sarà celebrata in una cerimonia che avrà luogo il 14 novembre a Los Angeles.
Il frontman degli U2 è entrato a far parte della lista grazie al suo impegno civile e sociale per le donne che nel 2016 si è tradotto nella campagna Poverty is Sexism. In un'intervista rilasciata all'agenzia AP, la direttrice della rivista Cindi Leive ha spiegato che «esistono molti uomini che stanno facendo cose meravigliose per le donne, e Bono è uno di questi».
Erano anni che a Glamour cercavano un uomo adatto al titolo. Bono, da parte sua, ha detto che «la battaglia per la parità dei generi non può essere vinta senza la presenza degli uomini al fianco delle donne», vedi la campagna delle Nazioni Unite «He for She» di cui è testimonial Emma Watson, la Hermione di Harry Potter. «Siamo largamente responsabili dei problemi e dobbiamo essere coinvolti nelle possibili soluzioni», ha detto il musicista.
Con Bono le altre premiate dell'anno per Glamour sono tutte donne: la ginnasta Simone Biles, la modella per taglie forti Ashley Graham, la direttrice del Fondo Monetario Christine Lagarde, l'attivista yazida Nadia Murad, la cantante Gwen Stefani, la stilista italiana Miuccia Prada, l'attrice Zendaya e le tre fondatrici del movimento del Black Lives Matter Patrisse Cullors, Opal Tometi e Alicia Garza.
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La presenza di Bono non è passata inosservata e non da tutti ha ricevuto il benvenuto. Nell'anno in cui Hillary Clinton potrebbe diventare la prima donna ad essere eletta alla Casa Bianca non c'erano donne più meritevoli del titolo di donna dell'anno e bisognava davvero far ricorso a un uomo?
Su Twitter una utente non ha gradito la provocazione e ha parlato di «uno scherzo di Halloween», mentre il comico Travon Free ha twittato che l'inclusione del musicista «è un sabotaggio al senso del premio che mira ad abbattere la patriarchia». In difesa di Bono si è schierata invece l'anchor della Cnn Christiane Amanpour: «Sono con Glamour. Bono ha 56 anni e ha cercato di far del bene per lo stesso tempo con cui ha fatto grande musica».
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