marita comi bossetti

LA LETTERA DAL CARCERE DI BOSSETTI: “MI CHIAMANO AMMAZZA-BAMBINI. IN PRIGIONE ANCHE SCRITTE SUI MURI CONTRO DI ME. SONO DISPERATO" - LA MOGLIE: “CONTINUO A CREDERGLI” - VIDEO

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1. LA MOGLIE A “QUARTO GRADO” - VIDEO

Da "corriere.it"

 

2. BOSSETTI E LO SFOGO CON LA MOGLIE

Giuliana Ubbiali per il “Corriere della Sera”

 

YARA GAMBIRASIO - MASSIMO BOSSETTI YARA GAMBIRASIO - MASSIMO BOSSETTI

È il 20 agosto del 2014. Marita e la cognata stanno andando in carcere a trovare Massimo Bossetti. La prima guida, la seconda gliela legge. Sull’auto ci sono le cimici. «Ciao amore, ti sto facendo tribulare per tutto», è l’inizio. Il carpentiere si sforza, le dice «cerco di farmi forza» ma «credimi, stando chiuso in queste quattro mura mi sembra di soffocare».

 

MARITA BOSSETTIMARITA BOSSETTI

Le scrive di come lo chiamano gli altri detenuti («ammazza bambini»), che ci sono «perfino scritte offensive sui muri», che tutto questo «mi porta alla disperazione».

 

La ringrazia per l’intervista che ha rilasciato a Gente: «Sono fiero di te per le belle cose che hai detto nei miei confronti, le belle foto che hai permesso di pubblicare, sei bellissima, mi manchi da morire». Pensa alla famiglia: «Ce l’hanno rovinata, la mia vita non sarà più come prima. Credimi, qui dentro sono messo a dura prova, ma tenterò di andare avanti perché sto vivendo per il forte amore che c’è in me per te e per i nostri figli».

 

Poi le ricorda il giorno del sì e il significato che ha avuto: «Ricordati la promessa che ci siamo fatti il giorno che ci siamo sposati. Di amarci e di volerci bene, nella bella e nella cattiva sorte, finché morte non ci separi».

Marita comiMarita comimassimo giuseppe bossettimassimo giuseppe bossetti