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I ROM ADESSO RUBANO PURE I CANI! – IN ITALIA C’È UN RAPIMENTO OGNI 15 MINUTI, È IL NUOVO BUSINESS DEI NOMADI E VALE 5-7 MILIONI DI EURO ALL’ANNO – LE RAZZE PREFERITE SONO QUELLE PREGIATE DI PICCOLA TAGLIA: CHIHUAHUA, PINSCHER, BULLDOG – PRELEVATI DAI GIARDINI O PERSINO PER STRADA, VENGONO RIVENDUTI, VIVISEZIONATI O ADDIRITTURA CUCINATI…

Marinella Meroni per ''Libero Quotidiano''

 

cani rubati

L'Italia ultimamente è diventata il refugium peccatorum di delinquenza straniera, sapendo di farla franca, grazie alle nostre leggi, al buonismo di certi giudici e ai tagli fatti alle forze dell' ordine, che per pochi soldi spesso ci rimettono pure la pelle. I furti nelle case sono quintuplicati, e come non bastasse la feccia che ci ha invaso si è specializzata in un altro reato, a dir poco odioso: il furto di cani.

 

I dati resi noti da Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) sono allarmanti: solo nel 2017 i furti di cani denunciati e segnalati sono stati oltre 36.000, circa 3.000 al mese, 100 al dì, ogni 15 minuti viene rapito un cane in Italia. Il 2017 ha registrato un aumento del 12% in più di rapimenti rispetto al 2016 (32.000) e 2015 (30.000).

 

cani

Un giro economico secondo le stime che vale dai 5/7 milioni di euro all' anno. Un quadro agghiacciante, un fenomeno denunciato anche in Tv da Quinta colonna: «Ladri di cani: il nuovo business dei nomadi. Secondo le segnalazioni sono in aumento i furti degli animali domestici riconducibili a bande di rom organizzate». I cani più presi di mira dai ladri (58%) sono quelli di razze pregiate di piccola taglia: Chihuahua, Maltesi Pinscher, bulledog francesi e inglesi, ma anche quelli di grossa taglia, sempre di razza, specie pastori tedeschi e pregiati cani da caccia.

 

PRELEVATI DA CASA

Gli animali vengono prelevati nelle loro case e giardini, in auto, legati fuori dai negozi e durante le passeggiate nei parchi e in aree apposite. Perfino rubati ai proprietari da rom strappandogli di mano il guinzaglio, prendendo l' animale e fuggendo in auto, dove il complice aspetta con la vettura accesa.

 

cane in gabbia

Le regioni più colpite sono: Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte, Puglia; per i cani da caccia Umbria, Toscana e Sicilia. Si ipotizza siano sequestri su commissione, le inchieste di Aidaa hanno rivelato una vera organizzazione criminale, mirata a smistare i cani rubati in allevamenti lagher abusivi nei paesi dell' Est Europa, specie in Romania, dove i maschi sono usati come riproduttori e le femmine come fattrici, mentre i cani anziani o sterilizzati vengono spesso rivenduti nei paesi del nord Europa dove i costi di un cane di razza è proibitivo.

 

DESTINI CRUDELI

combattimenti di cani

Ci sono casi in cui il destino degli animali è più atroce, usati per la vivisezione clandestina, combattimenti, uso di carni e pelli, trasporto della droga e sfruttamento sessuale, confermati da recenti fatti di cronaca, come quello a Briatico (ViboValentia, Calabria) di un cane fatto arrosto (per essere mangiato) da un nigeriano di 29 anni ospite del centro di accoglienza per richiedenti asilo; ai Carabinieri intervenuti subito l' uomo ha detto di non sapere che in Italia è reato cibarsi con cani e gatti dopo averli uccisi.

 

CAMPO NOMADI

Lorenzo Croce, presidente Aidaa ha scritto al ministro dell' Interno Minniti chiedendo «immediata espulsione del responsabile del reato barbaro e criminale e dei suoi eventuali complici». Aggiunge Stefania Sanzani, responsabile di vigilanza ambientale zoofila di Legambiente: «A Ravenna come in altre parte d' Italia abbiamo avuto notizia di carne di cane o gatto conservata nei freezer di ristoranti etnici. Sembra assurdo ma succede.

Poco lontano da qui sono stati trovati microchip tra la carne nei piatti di un ristorante».

 

Per farsi idea della disperazione in Italia basta visitare la pagina Fb Cani Rapiti. L' appello di Croce: «La situazione dei cani rubati è sottovalutata, chiediamo maggiori controlli a partire dall' obbligo di lettura del microchip dei veterinari che può aiutare a ritrovare i cani rubati almeno in parte».

val d ala parco delle valli campo nomadi roma

 

Per il furto di animali non esiste una banca dati nazionale delle Forze di Polizia e le denunce restano lettera morta nei commissariati. Da anni la Lega nazionale per la difesa del cane invoca le istituzioni di un database dei furti. Si consiglia ai proprietari di cani e gatti di munirli di microchip, non lasciarli in giardino, in auto, legati fuori da negozi (con la nuova legge si può portare Fido ovunque), mai farli passeggiare senza guinzaglio e tenerli sempre d' occhio. E i cani da caccia mai lasciarli in capanni soli. Utili i gps sul collare di cane o gatto che tracciano la loro posizione all' istante, alcuni sono dotati di allarme per il superamento della "zona protetta".

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