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NON E' UN PAESE PER VECCHI - A BUSTO ARSIZIO, UNA DONNA DI 94 ANNI È MORTA IN OSPEDALE, 25 GIORNI DOPO UNA BRUTALE RAPINA SUBITA TRA LE MURA DI CASA – IL MALVIVENTE ERA ENTRATO NELLA SUA CASA, IMMOBILIZZANDOLA E FACENDOLA CADERE SUL PAVIMENTO PER STRAPPARLE I GIOIELLI E HA RIPORTATO UNA FRATTURA AL FEMORE – IL RAPINATORE È RICERCATO DAI CARABINIERI E L'IMPUTAZIONE POTREBBE PASSARE DA RAPINA A OMICIDIO COLPOSO O PRETERINTENZIONALE…
Francesco Sanfilippo per il "Corriere della Sera"
È morta a 94 anni, dopo una brutale rapina subita tra le mura di casa: un uomo che la afferra alle spalle, la immobilizza e le strappa con violenza gli orecchini, facendola cadere sul pavimento. Lui che riesce a fuggire. Lei che, nonostante lo choc e il dolore fortissimo alla gamba destra, riesce a prendere il telefono cellulare e a chiamare il figlio, che abita a poche decine di metri da lei. Poi il ricovero all'ospedale.
Sembrava fuori pericolo, pareva che la degenza potesse essere questione di qualche settimana. Tempo di rimettere a posto il femore, fratturato nella colluttazione con l'aggressore. Invece Maria Scampini non ce l'ha fatta: è deceduta sabato all'ospedale di Busto Arsizio, dove i medici hanno fatto tutto il possibile per salvarla. Ma una caduta così rovinosa, alla sua età, le è stata fatale.
Ora se la Procura di Busto Arsizio dovesse riscontrare una relazione diretta tra la rapina e il precipitare delle condizioni della donna, per il malvivente - ricercato dai carabinieri della compagnia di Legnano - l'imputazione potrebbe passare da rapina a omicidio colposo o preterintenzionale. A Magnago, centro di poco più di 9 mila abitanti, a una ventina di chilometri da Legnano, alle porte di Milano, le reazioni di sdegno sono unanimi.
«Qui non siamo nel Bronx, la nostra non è per nulla una periferia degradata». Le persone si conoscono tutte e si salutano ancora, quando si incrociano per strada. Per questo la morte della signora Maria ha suscitato dolore e rabbia in tutto il paese. L'aggressione è avvenuta alle 8.30 del 5 novembre, in via Kennedy, una strada tranquilla e residenziale. La signora Maria, che nonostante l'età avanzata era assolutamente autosufficiente, era sveglia già da qualche ora, quando a un tratto si è trovata alle spalle il malvivente.
Quell'uomo non le ha dato neppure il tempo di gridare, di chiedere aiuto: l'ha presa alle spalle e in un attimo, facendola cadere a terra, le ha strappato gli orecchini di buona bigiotteria. Poi è fuggito via. Un attimo dopo il figlio Franco, ultrasessantenne, si è precipitato a casa della madre per soccorrerla. Lei era cosciente ma sentiva male alla gamba destra: un dolore dovuto alla frattura del femore.
Trasportata d'urgenza all'ospedale di Busto Arsizio, in provincia di Varese, la signora Maria era cosciente, parlava, ricordava l'aggressione nei minimi particolari. «So che a chi l'ha soccorsa ha raccontato di non aver sentito suonare il citofono, di non aver aperto a nessuno, di essersi trovata davanti quell'energumeno all'improvviso» dice la sindaca di Magnago, Carla Picco.
Probabilmente il malvivente si è introdotto in casa dopo aver scavalcato il cancello della villetta dove viveva Maria. Picco, prima cittadina da quasi dieci anni, adesso è sconvolta: «Conoscevo Maria perché, in occasione delle feste di Natale, andavo a farle visita e a portarle gli auguri miei e dell'amministrazione comunale. Sono turbata e sgomenta per ciò che le è accaduto - continua -. Parteciperò senza dubbio ai funerali di quella signora tanto cara. Soltanto una cosa posso dire: chi ha aggredito in quel modo la nostra concittadina ha agito da vigliacco».
I due figli di Maria Scampini in queste ore preferiscono non commentare: «Vogliamo essere lasciati soli nel nostro dolore».
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