DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA…
Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”
«Controffensiva? Ma quale controffensiva ucraina? Il fronte qui non si muove più dalle avanzate russe nel marzo dell’anno scorso e ogni giorno le loro pattuglie cercano di attaccarci». Andrei ci accoglie con una smorfia di fastidio sulla porta della caserma della polizia colpita al tetto e ai piani alti, come del resto lo sono praticamente tutte le costruzioni della cittadina. Ha 47 anni e, visto che poche settimane fa gli hanno dato il grado di maggiore […]
[…] «Non vi fidate dei momenti di calma, sono brevi e cambiano repentinamente. I russi bombardano tutti i giorni, spesso di notte. Le ultime cannonate sono cadute tre ore fa […]».[…] Sono gli effetti della lunga guerra d’attrito combattuta su questo snodo delicato del fronte tra Zaporizhzhia e il Donbass, che dall’anno scorso si è incancrenita in una situazione molto simile a quella venutasi a creare non molto lontano da qui, nelle regioni del Lugansk e Donetsk occupate dai filorussi sin dal 2014.
SOLDATI UCRAINI ASSALTANO UNA TRINCEA NEL DONBASS 4
«I nemici si sono trincerati benissimo. I loro campi minati si allungano sino alle periferie di Huliaipole, appena dietro hanno scavato un sistema formidabile di trincee, poi ancora meglio protetti ci sono i bunker con le artiglierie, i lanciarazzi e i tank interrati in ripari di cemento armato profondi anche tre piani, con i posti di comando che guidano i droni. Le loro sentinelle non devono neppure esporre la testa, si sono organizzate con ottimi sistemi di telecamere», ci spiegano alcuni autisti di corazzati Bradley della 47esima Brigata, che bivaccano in un campo nelle periferie.
controffensiva ucraina nella regione di kherson 2
Dall’inizio di giugno fanno parte delle unità che dovrebbero cercare di sfondare per raggiungere Melitopol e la costa del Mare di Azov verso la Crimea. Ma sono loro stessi ad ammettere che questa prima fase della controffensiva non sta funzionando. Gli osservatori occidentali rilevano la crescita esponenziale dei soldati morti o feriti: si parla di ormai 25.000 invalidi ucraini, la maggioranza con le gambe recise o menomate dalle mine.
«I nostri comandanti stanno ripensando le strategie con lo Stato maggiore. I generali si sono resi contro che gli addestramenti svolti con la Nato in primavera non sono stati sufficienti, o addirittura non avevano previsto le nuove capacità di difesa nemiche. I russi hanno imparato da noi, sono in grado di interferire nelle nostre comunicazioni, disturbano i nostri droni, riescono a paralizzare i sistemi di puntamento per i razzi», spiega Viktor, sergente carrista trentenne. […]
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