
PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO…
CAFONALONE VENEZIANO - LUISA RANIERI TURBA I SOGNI DEGLI ITALIANI: L’ABITO CON LA SPALLINA CALATA E IL MEGA SPACCO DA FEMME FATALE RISVEGLIA GLI ORMONI E UNA PASSERELLA SONNOLENTA - KIRSTEN DUNST REGALE - LE TRASPARENZE DI REBECCA COMERFORD: UNA PEZZA DAVANTI E UNA DIETRO PER NON MOSTRARE CULO E PASSERA - CHOROUK CHELOUATI LOTTA CON I DRAPPEGGI DEL VESTITO PER FAR VEDERE LA COSCIA, NICOLETTA BRASCHI IMPALATA, MOLLY SIMS SPAZIALE - ZOE SALDANA CON SPACCO QUASI INGUINALE - ALESSANDRO BORGHI TOO MUCH, PAOLO SORRENTINO IMPECCABILE… VIDEO
Gian Luca Bauzano per “www.corriere.it”
Kirsten Dunst regale: 9
Il volto, rimasto di grande fascino, non è più quello adolescenziale di Marie Antoinette, piuttosto di una più matura sovrana. Kirsten Dunst in Giorgio Armani Privé giunge sul red carpet del film “The Power of the Dog” della regista Jane Campion, pellicola della quale è protagonista e merita la riverenza da protocollo
Nicoletta Braschi impacciata: 6
Due dritte Nicoletta Braschi le poteva chiedere al marito Roberto Benigni. Lui saltava sulle poltrone quando ricevette l’Oscar, lei giunge con occhiale scuro (se fotocromatico passi, ma da sole proprio no!), sorriso avvitato e problemi nella gestione della pochette: a giudicare dalla pressione delle dita della mano, la povera (pochette) soffriva. Che dire, azzeccato invece l’abito lungo da sera by Giorgio Armani
Jane Campion castigata: 5
La regista Jane Campion sceglie un completo Giorgio Armani per il red carpet del suo film ‘The Power Of The Dog’. Castigato l’abito come il sandalo monacale. Resta indubbia però una crisi di identità: il capello è copiato da Helen Mirren (sul red carpet inaugurale si è presentata con la chioma candida sciolta e cerchietto), dalla fotografa Annie Leibovitz o da Meryl Streep invecchiata dopo aver lasciato l’isola greca di Mamma Mia? Senza poi dimenticare l’ispirazione della posa festosa, quella di Julie Andrews mentre fa la ruota sulle montagne del salisburghese all’inizio del film The sound of music. Le Lezioni di piano di Campion erano senza stonature. Qui invece lei qualche stecca la fa. Ma di stile
paolo sorrentino e daniela d'antonio, entrambi in giorgio armani
Molly Sims spaziale: 6
Come si può resistere alla tentazione della manica spaziale, anni Ottanta e anche un po’ a palloncino? Molly Sims non riesce. Ma il tessuto argento e la posa così compresa non fanno decollare il look spaziale
Benedict Cumberbatch e Sophie Hunter compensati: 7
Benedict Cumberbatch, ovvero uno dei grandi interpreti di Sherlock (Holmes). Eccolo arrivare a Venezia quanto mai castigato. Sul set televisivo è molto, ma molto più creativo. Ci pensa allora la moglie la bella (ma un po’ legnosa) Sophie Hunter. Ma il suo abito, dallo stile che ci riporta ai Festival in Laguna di fine anni Cinquanta non può che meritare un leoncino d’oro al glamour
Himorta impaurita: 6
Influencer dai milioni di follower per la sua proteiforme dote di trasformarsi da un personaggio all’altro come cosplayer, Himorta, al secolo Antonella Arpa forse impaurita non osa proprio dove dovrebbe, su un red carpet. Nulla da dire sull’abito. Ma in questo caso da chi si è travestita? La chioma corallo non ci dà indizi. Ci ricorda solo quella di Ariel la Sirenetta. Non è che si è ispirata a lei?
Alessandro Borghi hipster chic: 8
Alessandro Borghi arriva alla première di The Hand of God di Paolo Sorrentino con barba hipster perfetta abbinata a un tuxedo doppio petto. Un modello New Signoria di Gucci con collo a lancia nei colori borgogna e nero. Camicia bianca aperta. Nessuna cravatta. Ma qui ci sta. Con quella barba lo chic wild vince
Matt Dillon e Christopher McDonald scordinati: 5
Matt Dillon e Christopher McDonald giungono a quasi braccetto alla prima di “The Hand Of God” effetto “La strana coppia” e la loro parola d’ordine è scoordinamento. Dillon con l’occhiale da sole (perché?) e la scarpa stringata pesante ma con il tuxedo. Se perfetta è la scelta del tuxedo total black, magari evitare il capello nella medesima colorazione? Dal canto proprio McDonald non ha fatto tempo almeno a far spostare il bottone della giacca. Come del resto a sostituire le comode scarpe da giorno con le quali (forse) era giunto all’Hotel Excelsior. Così ha deciso di usarle anche sul red carpet
Roberta Armani, sorridente: 8
Roberta Armani come Ambassador della griffe di famiglia (con una creazione Giorgio Armani Privé) è una certezza: bella, elegante naturale e sempre sorridente. Leoncino d’oro alle carriera svolta all’insegna del garbo intelligente e del sorriso
Sheila Vand performante: 7,5
L’attrice Sheila Vand si mette in posa effetto performance di Marina Abramovic. Anzi meglio Shirin Neshat, con la quale Vand è giunta sul red carpet. Gestualità apparentemente distratta. Ma tutto “congiura” (comprese le pieghe dell’abito”) a una casualmente calcolata posa da icona
Shirin Neshat corazzata: 7,5
Mi presento come una mia installazione di arte visiva, sembra dire a se stessa Shirin Neshat. Ma ci riesce in maniera talmente sorprendente nel suo abito carapace che non si può che rimanere ammirati
luca zingaretti e luisa ranieri
Eleonora Carisi verde speranza: 6,5
Eleonora Carisi sceglie un opulento modello monospalla verde speranza con fiocco. Nel complesso ci siamo. Però la speranza (qui il verde non c’entra più) è che la prossima volta: sorrida, non metta la “manina” sul fianco come le modelle degli anni Cinquanta e avendo deciso di farsi un tatuaggio sulla scollatura, lo mostri senza falsi pudori
Chorouk Chelouati battagliera: 6
Un grande insegnamento dei creatori di moda non solo del passato dato alle clienti è quello non solo di indossare un abito, ma di interpretarlo. Di essere loro a dominarlo. La bella Chorouk Chelouati sembra invece essere in difficoltà e sta lottando con il suo abito dai drappeggi sapienti. Ma è l’abito che sembra avere la meglio su chi lo porta
Luca Zingaretti inappuntabile: 7
L’uomo dei sogni di tante e tante italiane, Luca Zingaretti il commissario Montalbano, da pronunciare tutto d’un fiato, arriva sul red carpet sorrentiniano in tuxedo nero portato con quasi totale disinvoltura
Molly Sims 2, trasparenze e piume: 7
Molly Sims ha fatto serata. Dopo il red carpet del film di Campion è corsa in stanza. Cambio (quasi) veloce di look ed eccola sul red carpet di Sorrentino con l’altro modello. Le dona di più rispetto al primo argenteo-spaziale-lunare. Qui gioco di trasparenze e piume. Dovrebbe lavorare sulla naturalezza del sorriso
Coco Brandolini d’Adda solare: 7
Scollatura, capello sciolto, abito che valorizza il fisico (by Dolce&Gabbana) e sandalo basso. Così Coco Brandolini d’Adda sfoggia un look giusto per il red carpet. Eleganza, comodità e disinvoltura
Elvira Jain sfumata: 7/8
Elvira Jain ha scelto uno dei colori sfumature del momento il rosso/rosa. L’effetto sfumato e degradée lo porta con gran disinvoltura. E c’è pure un bel sorriso che non guasta
Filippo Scotti, vincente: 8
Lo si era visto al Festival antagonista di Venezia, quello di Cannes. E ne avevamo anche scritto: signore e signori siamo nell’epoca del tuxedo con sneaker. Filippo Scotti star del film di Sorrentino lo propone in maniera vincente, non solo per età e fisicità, ma per una vincete attitude
Zoe Saldana luminescente: 7/8
Come l’acqua della Laguna illuminata dalla luce del tramonto. L’effetto dell’abito by Dolce&Gabbana indossato da Zoe Saldana. Gran armonia dal tacco a stiletto al bel sorriso
Marlon Joubert disinvolto: 6
Less is more continua a essere la carta vincente. Così a Marlon Joubert bastava togliersi la catena, chiudersi un bottone della camicia e cambiare le scarpe. Et Voilà, il tuxedo Etro color blu avio, dalla giacca rifinita con dettagli in satin nero lo avrebbe fatto un perfetto divo
zoe saldana
molly sims in pamella roland
marco borriello
PAOLO SORRENTINO LUISA RANIERI A VENEZIA
jane campion in giorgio armani
beatrice vendramin in philosophy di lorenzo serafini
agatha maksimova in christophe guillarme
alessandro borghi
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alessandro borghi in gucci
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